Usa – Il mercato statunitense dei prodotti alimentari a base vegetale si conferma stabile a 8,1 miliardi di dollari nel 2024, secondo l’ultimo report della Plant Based Foods Association. Nonostante le difficoltà legate a inflazione e catene di approvvigionamento, il settore mostra una crescente diversificazione: in sei anni, le categorie sono passate da 6 a oltre 20. Il 59% delle famiglie consuma prodotti plant-based, con un tasso di riacquisto del 79%. Quasi la metà dei consumatori li sceglie per motivi salutistici, mentre la percezione positiva del gusto è salita dal 23% al 36% rispetto al 2023.
Le bevande vegetali guidano il comparto, con quelle a base di soia e cocco in crescita, mentre la mandorla cala del 7,5%. In espansione anche altri segmenti: +11% per le proteine vegetali in polvere e liquide, +13% per i prodotti da forno e +7% per tofu e tempeh.
Aumenta la presenza del plant-based nella ristorazione collettiva, soprattutto in scuole, ospedali e pubblica amministrazione. Restano però alcune criticità: sussidi pubblici sbilanciati a favore dei prodotti animali, etichettature restrittive, costi elevati e scarsa visibilità a scaffale.
Sul fronte dell’innovazione, dominano le proteine di pisello, ma crescono anche quelle di fava, lenticchie e girasole.