New York (Usa) – PepsiCo ha deciso di chiudere due stabilimenti Frito-Lay (nota per i brand Lay’s, Doritos e molti altri) a Orlando, in Florida, in risposta al calo della domanda di snack e al rallentamento della spesa dei consumatori. La misura, spiega il sito Food dive, comporterà il licenziamento di 500 lavoratori: un impianto produttivo e un magazzino interno hanno già cessato l’attività il 4 novembre, coinvolgendo 454 persone, mentre un magazzino esterno chiuderà entro maggio 2026, interessando altri 46 dipendenti. L’azienda ha descritto la scelta come necessaria per adeguare la capacità produttiva all’evoluzione del mercato, segnato da un calo dei volumi di vendita del 2% per Frito-Lay nel 2025. “È stata una decisione difficile. Questa azione è guidata da esigenze di business, e ci impegniamo a trattare ogni dipendente interessato con cura – fornendo assistenza alla transizione, supporto di carriera, e retribuzione e benefici in questo periodo“, ha dichiarato PepsiCo in una nota.
Il gruppo non è il solo a ridurre le operazioni: anche altre aziende alimentari come General Mills e Conagra stanno riconsiderando la propria rete produttiva. Il segmento degli snack risente infatti dell’impatto dell’inflazione, che porta i consumatori a ridurre gli acquisti, e della crescente preferenza per prodotti più semplici e percepiti come più sani. Per reagire, Frito-Lay sta introducendo oli diversi, riformulazioni senza coloranti o aromi artificiali, confezioni ridotte e prodotti a prezzo più accessibile, cercando di mantenere competitività in un contesto di domanda più selettiva.
