Washington (Usa) – Pochi giorni dopo che il presidente della Federal Trade Commission (Ftc) statunitense, Lina Khan, ha annunciato l’avvio di un’indagine sul fenomeno del “price gouging” (leggi qui) – ovvero l’incremento del prezzi di beni, servizi o materie prime a un livello molto più alto di quello considerato corretto – i senatori Elizabeth Warren e Bob Casey hanno fatto sapere che è in corso un’indagine sull’uso delle etichette elettroniche da parte di Kroger. Secondo i senatori, tali dispositivi potrebbero infatti essere usati per truffare i clienti in quanto consentirebbero di “alzare i prezzi improvvisamente e nel momento in cui determinati prodotti sono più richiesti”.
L’insegna ha negato le accuse in un comunicato: “Il modello di business di Kroger si basa sull’abbassamento dei prezzi nel corso tempo in modo che più clienti facciano acquisti da noi, il che porta a maggiori entrate che poi investiamo per avere prezzi più bassi, stipendi più alti e un’esperienza di acquisto ancora migliore. Tutto ciò che facciamo è progettato per sostenere questa strategia e ora più che mai i clienti fanno più acquisti da Kroger, perché stiamo combattendo l’inflazione e offrendo un grande valore. Qualsiasi utilizzo di etichettatura elettronica degli scaffali serve a ridurre i prezzi dove è più importante per i clienti. Suggerire il contrario è dire il falso”.
Secondo un comunicato stampa rilasciato dagli staff di Warren e Casey, non solo Kroger ma anche altre catene, come Walmart e Schnuck Markets, avrebbero scelto di adottare la tecnologia delle etichette elettroniche sugli scaffali.