Bologna – È stato pubblicato, proprio in questi giorni, il rapporto sul settore alimentare dell’organizzazione internazionale Compassion in World Farming, intitolato ‘Le aziende alimentari preparano il terreno per un’Europa senza gabbie’. Stando ai numeri che vengono presentati, oggi sono circa 300 milioni gli animali allevati in gabbia ogni anno nell’Unione europea; vale a dire, il 40% delle galline ovaiole (155 milioni di esemplari), il 94% dei conigli allevati a fini alimentari (72 milioni) e il 96% delle scrofe da riproduzione (10 milioni). Si sottolinea che, dal 2008, quando è stata introdotta nei Paesi Ue l’etichettatura obbligatoria delle uova in guscio con indicazione del metodo di produzione (gabbia, a terra, all’aperto, biologico), si è registrato un costante incremento del numero di galline ovaiole allevate in sistemi alternativi alle gabbie, dal 25,3% del 2008 al 60,3% del 2022. In generale, come si legge nel report, “il decennio passato ha visto un’impennata degli impegni cage-free da parte delle principali aziende alimentari mondiali, con oltre 2.400 impegni ad eliminare le gabbie dal 2015, di cui 1.300 in Europa”. Tuttavia, “l’assenza di un quadro normativo europeo per l’eliminazione graduale delle gabbie rischia di mettere in stallo questo processo”.
Viene mostrato anche che il 94% dei cittadini Ue ritiene che sia importante fornire agli animali allevati lo spazio necessario per potersi muovere, stendersi e alzarsi, mentre l’89% ritiene che sia importante non allevare gli animali in gabbia (fonte: Eurobarometro sul benessere animale, ottobre 2023). I dati mostrano anche che il 60% degli intervistati sarebbe disposto a pagare almeno il 5% in più per prodotti provenienti da sistemi produttivi rispettosi del benessere animale, e oltre la metà di questi sarebbe disposta a pagare almeno il 10% in più. Non solo: 1,4 milioni di persone hanno firmato l’Iniziativa ‘End the Cage Age – Basta animali in gabbia’. Come è noto, dal 2021 la Commissione europea si è impegnata a pubblicare delle proposte di legge per vietare l’utilizzo delle gabbie in tutta l’Unione. Compassion in World Farming, per questo, “esorta caldamente la Commissione europea a rispettare il suo impegno presentando tempestivamente una proposta di legge completa”.