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Vino dealcolato: anche il ministro Lollobrigida è possibilista, ma con opportuni paletti

2024-10-30T18:02:07+02:0030 Ottobre 2024 - 18:02|Categorie: Vini|Tag: , , , |

Roma – “Faremo produrre i vini dealcolati in Italia, perché tutto il mondo del vino li vuole ed è d’accordo”: lo ha annunciato il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, in occasione dei festeggiamenti per i primi 20 anni dell’Istituto Grandi Marchi. In passato, il ministro si era detto contrario a questa categoria, ma ora che i produttori italiani chiedono di andare in questa direzione per agganciare nuove fette di mercato ha optato per un cambio di marcia, pur auspicando alcuni paletti anzitutto sulla denominazione: “Noi che rappresentiamo il mondo della produzione ci allineiamo ma proverò a convincere tutti che questi prodotti non si possono chiamare vino. Del resto, è la stessa Oiv, l’Organizzazione internazionale della vigna e del vino, a definire il vino un prodotto che ha l’alcol, che la natura dona attraverso un processo non di addizione, ma di trasformazione”.

Il ministro ha infine ricordato che oggi, per quanto riguarda il mondo del vino, “occorre piuttosto parlare di qualità e del prezzo giusto, perché se tu vuoi un prodotto di qualità italiana dietro c’è lavoro, c’è il rispetto delle regole, c’è rispetto del territorio e tutto questo ha un costo”.

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