Wine Monitor Nomisma: importazioni nel primo semestre “salvate” dalle scorte pre-dazio

2025-09-02T10:33:49+02:002 Settembre 2025 - 10:33|Categorie: Vini|Tag: , , , |

Milano – Crescono dell’1,5% a valore (2,8 miliardi di euro) e del 2,1% a volume (703,5 milioni di litri) nel primo semestre 2025 le importazioni di vino italiano dei primi 12 mercati mondiali (Usa, Regno Unito, Germania, Canada, Giappone, Cina, Svizzera, Francia, Australia, Norvegia, Brasile e Corea del Sud). Un dato superiore alla media, che si ferma a +1,4% a valore e -1,3% a volume. È quanto evidenziano i dati Wine Monitor di Nomisma ripresi da WineNews.

A “salvare” il risultato le scorte pre-dazi del mercato statunitense. Le importazioni totali statunitensi parlano di un primo trimestre a +22%, a fronte però di un secondo trimestre a -7%. Il trend è simile per gli acquisti di vino dall’Italia: solo l’andamento positivo del primo trimestre ha permesso di chiudere il semestre con un +2,5% a valore (per 1,05 miliardi di euro) e un +7,5% a volume (188,9 milioni di litri).

Bene anche l’import di vino italiano di Canada (+11) e Germania (+10.5%). Al contrario, le importazioni dal Regno Unito segnano un -7,3% a valore. In negativo anche Svizzera (-3,6%), Francia (-5,6%), Norvegia (-4,1%), Cina (-8,5%) e Corea del Sud (-5,9%). Segno più per Giappone (+0,7%) e Brasile (+7,9%)

Rispetto alle diverse tipologie di vino, da gennaio a giugno 2025 rallenta la crescita degli spumanti italiani: +1% a valore e +6% a volume nei 12 mercati. Giappone (+12%), Usa (+6,7%) e Cina (+6,3%) sono i più dinamici, in flessione Regno Unito (-6,6% a valore), Francia (-2,4%) e Australia (-4,4%).

Per gli acquisti di vini fermi e frizzanti italiani, si parla di un +2,1% nei 12 mercati.  La Germania, dopo un 2024 in negativo, mette a segno un +14,2% a valore. In positivo anche Canada (+12,4%) e Brasile (+10,4%) e Australia (+14,6%). Male Regno Unito (-8,1%) e Cina (-10,5%).

 

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