Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: in aumento i prezzi di burro e crema

2019-01-14T11:22:09+02:0014 Gennaio 2019 - 12:30|Categorie: Formaggi|Tag: , , , |

Cremona – Assocaseari analizza gli andamenti di mercato della scorsa settimana. Che mostrano un impresvisto aumento delle quotazioni di burro e crema. In crescita il latte in polvere. Ancora in aumento, in Italia, le quotazioni di Grana Padano e Parmigiano Reggiano. Di seguito il commento integrale, firmato da Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli:

Cominciamo l’anno dimenticandoci le consuetudini. Eravamo abituati a mercati che erano in salita a dicembre e in calo con l’apertura dei primi mesi dell’anno. Non sembra essere più così. In dicembre abbiamo avuto una diminuzione dei prezzi, sia nel burro che nella crema, che invece oggi sono in aumento. 

– Crema estera offerta tra 2,15 e 2,20 euro/Kg franco arrivo Nord Italia. Latte crudo offerto a 0,38 euro/Kg e latte scremato trattato mercoledì a 0,22 euro/Kg ma oggi sembra sia possibile chiudere anche a prezzi inferiori a 0,20 euro/Kg. Ben diverse le cose sul mercato nazionale dove il latte crudo viene trattato a 0,425 euro/Kg e la crema intorno ai 2,00 euro/Kg. E dire che erano mesi e mesi che la crema nazionale valeva sempre tra 0,10-0,15 euro/Kg in più di quella estera.

– Le quotazioni ufficiali del burro devono seguire pedissequamente il mercato o possono stare ferme ad aspettare? Kempten è da più di un mese che quota 4,30 euro/Kg il prezzo minimo e 4,60 euro/Kg il massimo, confermandoli anche questo mercoledì dopo due settimane di chiusura; incredibile, i tedeschi fanno più vacanza degli italiani. Il bollettino olandese è continuato a calare per tutto il mese di dicembre, rimanendo poi invariato le settimane festive confermando 4,14 euro/Kg. Questa settimana, invece, è aumentato di 0,14 euro, portandosi a 4.28 euro/Kg cioè quasi al livello minimo di Kempten. Il bollettino francese, dopo aver fatto il pazzerello nei mesi di novembre e di dicembre, ha aperto l’anno portandosi, con un aumento di 0,15 euro, a  4,30 euro/Kg, che è stato confermato anche questa settimana. Oggi abbiamo quindi i tre bollettini allineati, anche se il tedesco solo nel minimo. Il mercato reale parla di offerte tra i 4,40 e i 4,45 euro/Kg ma a vedere la borsa dei future le intenzioni sembrano bellicose assai.

– Sul bollettino tedesco e olandese, quotazioni del latte in polvere in aumento, su quello francese invariate. Non venendo contro alla tradizione per cui i bollettini sono sempre in ritardo rispetto al mercato, le quotazioni ufficiali sono molto inferiori rispetto alle offerte di mercato che per quasi tutti i prodotti sono superiori ai 2.050-2.100 euro/Tons, anche spinti dalla forte richiesta del mercato mondiale. La prima aggiudicazione di vendita di merce all’intervento dell’anno ha dato grosse soddisfazioni alla Commissione. Disponibili circa 102.600 Tons, richieste per 120mila Tons circa. Le richieste oscillavano tra i 1.282 e i 1.676 euro/Tons. Accettate richieste per 80.242 Tons a un prezzo minimo di 1.554 euro/Tons, in notevole aumento rispetto all’ultimo di dicembre che era 1.451 euro/Tons. A questo punto, restano giacenti all’intervento ancora 22mila Tons circa da aggiudicare, forse nella prossima asta che dovrebbe tenersi il 22 gennaio.  

– Bollettini del siero in polvere in aumento quello per uso zootecnico sia sul mercato olandese che sul tedesco, invariato su quello francese dove però era aumentato la settimana scorsa. Quello per uso alimentare invariato in Germania.

– Non quotati i bollettini europei dei formaggi nell’ultima settimana, mentre nelle precedenti sono, in generale, lievemente calati tranne l’emmentaler. In Italia, continua l’aumento delle quotazioni del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano nei principali bollettini del Nord Italia.

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