Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: in Italia, cala la produzione di latte

2020-06-29T09:17:36+02:0029 Giugno 2020 - 09:17|Categorie: Formaggi|Tag: , , |

Cremona – L’analisi degli andamenti della scorsa settimana, a cura di  Assocaseari, rivela un mercato che in Italia paga le temperature più calde registrando un calo di produzione, mentre in Germania la disponibilità di merce è scarsa. La domanda, però, è di poco più elevata. Di seguito il commento integrale, firmato da Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli:

– La Germania, che era partita offrendo crema a 1,72 €/kg e oltre, venerdì era disposta a trattare a 1,67 €/kg. Latte crudo poca disponibilità e prezzi intorno a 0,38 €/kg. Scremato sempre più debole con offerte anche sotto 0,19 €/kg. Altri Paesi con maggiore disponibilità di merce, panna offerta a 1,65 €/kg e anche qualcosa meno. Sul mercato nazionale, dopo questa settimana di temperature un po’ più alte, si avverte un calo di produzione del 4%, secondo molti ancora troppo poco. Latte crudo trattato tra 0,34 e 0,35 €/kg con però un po’ più di domanda. La crema nazionale di qualità trattata in gran parte a livello di bollettino ma in più casi anche ben oltre. Latte scremato trattato anche in Italia a 0,19 €/kg. I prezzi esteri sono da considerarsi reso Nord Italia, quelli nazionali partenza.

Burro: la scorsa settimana Kempten ha aumentato il minimo di € 0,10, venerdì 3,25 €/kg, e ha lasciato invariato il massimo, venerdì 3,30 €/kg, aumentando però di conseguenza il prezzo medio che è 3,275 €/kg. L’Olanda è cresciuta di € 0,03 e si porta a 3,15 €/kg. Francia invariata a 3,22 €/kg. La media di questi tre Paesi che prendiamo in considerazione è € 3,215 €/kg. Nella penultima settimana, un po’ diminuita la merce destinata all’ammasso privato, circa 4.800 ton, con sempre l’Olanda il maggiore conferente. In totale, presenti 55.000 ton circa di cui 19.000 l’Olanda, 11.800 la Germania, 11.700 l’Irlanda, la Francia che all’inizio ha consegnato poco e poi invece 3.000 ton circa, e non mancano le 133 ton stoccate in Italia. Sono in molti a ritenere che alla fine si dovrebbe arrivare a 60.000 ton circa. Sembra esserci un po’ più di offerta ma si avverte già un calo della domanda e prezzi fermi a 3.300 €/ton reso Nord Italia.

Latte in polvere in aumento sul bollettino tedesco sia l’intero che lo scremato per uso alimentare, invariato quello per uso zootecnico. In Olanda invariato, in Francia invece in aumento. Latterie che continuano a sperare in prezzi molto elevati, ma molta spinta da parte dei commercianti a prezzi ben più bassi. Resta comunque buona disponibilità sul mercato, con anche offerte di merce prodotta a inizio anno a prezzi ben più bassi. Sempre debole la merce conferita allo stoccaggio privato, questa settimana 2.000 ton, in totale 13.000 ton circa con la Germania a 6.000 ton e l’Olanda a 3.500 ton. E’ chiaro che molta merce non è stata conferita allo stoccaggio privato essendo comunque basso il costo di stoccaggio normale e in più con la libertà di poterne usufruire senza aspettare i 90 giorni.

– Il siero in polvere sempre nota dolente, con ribassi sia sul bollettino tedesco che su quello francese. Invariato sui mercuriali olandesi.

– Nelle principali Borse Merci italiane, questa settimana restano stabili le quotazioni di tutti i formaggi, ad esclusione del provolone Valpadana Dop che a Verona cala di € 0,02. Quotazioni medie europee in calo per l’edamer a 2,94 €/kg, il gouda a 3,03 €/kg e l’emmentaler a 4,80 €/kg, in aumento per il cheddar a 3,03 €/kg. Questa settimana sono state stoccate 687 ton di formaggio, di cui 400 circa in Francia e 185 ton in Repubblica Ceca. Dall’apertura dell’ammasso privato sono state conferite 43.772 ton.

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