Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: panna in calo, burro ancora in aumento

2016-11-02T10:19:33+02:002 Novembre 2016 - 10:19|Categorie: Formaggi|Tag: , , , , , , |

Cremona – Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli di Assocaseari fanno il punto sulle dinamiche del mercato lattiero caseario la scorsa settimana, caratterizzato da carenza di disponibilità di latte, quotazioni in lieve ribasso per la panna e bollettini in crescita per il burro. Ma è caos quotazioni e disponibilità. Ancora in crescita le quotazioni dei formaggi a pasta dura Dop, in Italia. Di seguito il commento integrale:

– Anche questa è una settimana “divertente”. Di latte liquido all’estero non se ne trova, in compenso la panna è partita con quotazioni leggermente al ribasso mercoledì, e ulteriormente ribassate ieri e oggi, arrivando addirittura a prezzi reso Italia di 2,32 euro/Kg contro quelli della settimana scorsa che erano di 2,42 euro/Kg. Verrebbe da pensare che sia più un effetto del ponte di lunedì e martedì in Baviera e nelle Regioni cattoliche che non di una maggiore produzione, ma lo capiremo la settimana prossima.

– Per quanto riguarda il burro, la situazione è molto diversa rispetto a quella della panna. Bollettini da esaminare: Kempten ha fatto registrare un aumento di 0,05 euro, sia sul minimo che sul massimo, rispettivamente 4,35 e 4,45 euro/Kg, e riporta comunque quotazioni inferiori rispetto al mercato del burro fresco. L’Olanda ha fatto registrare un aumento sostanzioso di 0,08 euro passando da 4,22 a 4,30 euro/Kg ma alla fine non fa altro che allinearsi a Germania e Francia, che restano ferme a 4,30 euro/Kg. Per quanto riguarda il mercato, regna il caos più totale: innanzitutto i discount hanno problemi a ricevere il burro confezionato dai fornitori i quali, dovendo fornire markenbutter tedesco, non riescono a reperirlo sul mercato. Non si tratta solo di una questione di prezzo ma di disponibilità. Le offerte di burro di stoccaggio, l’unico che sembra essere disponibile, sono le più varie possibili: per lo stesso prodotto con la stessa origine si trova chi te lo offre a 4,30, chi a 4,40 e chi addirittura a 4,50 euro/Kg reso Nord Italia. Dipende solo dalla disponibilità che hanno nei magazzini o sono diverse visioni di mercato?

– Nel latte in polvere, le quotazioni sono stabili in Germania e Francia e in leggero calo in Olanda. Continua ad esserci molta offerta di prodotto, che ha già quasi un anno di vita, a livelli notevolmente inferiori rispetto al prodotto fresco dove l’offerta, vista la bassissima raccolta, è inevitabilmente molto bassa. Ancora nessuna consegna all’intervento; consegnate invece poco più di 1.000 Tons allo stoccaggio privato, delle quali la maggior parte sul regolamento a 3-4 mesi e poche su quello a un anno.

– Le quotazioni del siero in polvere hanno invece fatto segnare ribassi sui tre listini principali, ma vi è comunque poca disponibilità di siero concentrato.

– Per quanto riguarda il formaggio, i prezzi dei Bollettini ufficiali medi comunitari sono aumentati per l’edamer, da 3,06 a 3,08 euro/Kg, il gouda, da 2,83 a 2,91 euro/Kg, e l’emmentaler, da 3,48 a 3,60 euro/Kg; invariati quelli del cheddar a 3,15 euro/Kg, prezzi sempre molto inferiori a quelli reali di mercato. A livello nazionale, anche questa settimana sono aumentate le quotazioni dei formaggi Dop a pasta dura nelle principali Borse Merci del Nord-Italia e di quelli “semiduri” e “molli” a Milano e Brescia.

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