Roma – Nel primi tre mesi del 2013 cala il consumo dei prodotti alimentari di base, con pasta e latte che registrano, rispettivamente, -1,6 e -3,5%. Il basso tasso d’inflazione, a maggio, è frutto di un contesto economico depressivo e mostra un crollo senza precedenti dei consumi delle famiglie: -3,4% nel primo trimestre. Lo rivela la Cia (Confederazione italiana agricoltori), in merito ai dati diffusi dall’Istat. Le famiglie, che spendono più del 60% del loro reddito mensile solo per affrontare le spese obbligate, sono costrette a “tagliare” sul carrello della spesa. Non aiuta di certo l’aumento dei prezzi registrato a maggio (+3%), complice la lunga ondata di maltempo che per tutto il mese non ha dato tregua alle campagne, trascinando in alto le quotazioni al dettaglio di frutta (+9,4%) e verdura fresca (+9,9%).