Dazi: l’amministrazione Usa ‘salva’ i vini italiani. Francia e Germania le più colpite dalle nuove misure

2020-08-13T10:10:00+02:0013 Agosto 2020 - 10:09|Categorie: Mercato, Vini|Tag: , , |

Washington (Usa) – Nessuna imposta aggiuntiva verrà applicata dagli Stati Uniti all’import di vini dall’Italia. Il settore esce così indenne anche da questo secondo inasprimento delle sanzioni Usa verso i prodotti agroalimentari europei, che vede tuttavia confermate le imposte aggiuntive del 25% già applicate a diversi formaggi, salumi, agrumi e liquori italiani, per un valore di circa 500 milioni di euro. Ad annunciarlo lo United States Trade Representative (Ustr), che ha reso noto il nuovo elenco dei prodotti soggetti a dazi aggiuntivi autorizzati dall’Omc in seguito alla disputa Boeing-AirBus. In dettaglio, l’Ustr ha rimosso dall’elenco tariffario alcuni prodotti importati da Grecia e Regno Unito, mentre ne ha aggiunti di nuovi (tra cui le marmellate) provenienti da Francia e Germania, che a partire dal 1° settembre si ritroveranno quindi a pagare un conto più salato del 25%. Rimane così invariato, a 7,5 miliardi di dollari, il valore complessivo delle imposte aggiuntive statunitensi.

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