L’arte del pizzaiolo napoletano è patrimonio dell’Unesco

2017-12-07T14:31:51+02:007 Dicembre 2017 - 14:31|Categorie: Mercato|Tag: , , |

Roma – L’annuncio è arrivato tramite l’account twitter del ministro Maurizio Martina: l’Unesco ha riconosciuto come patrimonio culturale dell’umanità l’arte del pizzaiolo napoletano. “Identità enogastronomica italiana sempre più tutelata nel mondo”, ha commentato Martina. Dopo otto anni di negoziati internazionali, a Jeju, in Corea del Sud, la candidatura è stata votata all’unanimità dal Comitato di governo dell’Unesco. Come si legge nella decisione finale, “il know-how culinario legato alla produzione della pizza, che comprende gesti, canzoni, espressioni visuali, gergo locale, capacità di maneggiare l’impasto della pizza, esibirsi e condividere è un indiscutibile patrimonio culturale. I pizzaioli e i loro ospiti si impegnano in un rito sociale, il cui bancone e il forno fungono da ‘palcoscenico’ durante il processo di produzione della pizza. Ciò si verifica in un’atmosfera conviviale che comporta scambi costanti con gli ospiti. Partendo dai quartieri poveri di Napoli, la tradizione culinaria si è profondamente radicata nella vita quotidiana della comunità. Per molti giovani praticanti, diventare Pizzaiolo rappresenta anche un modo per evitare la marginalità sociale”. L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha premiato così il lungo lavoro del Mipaaf, che nel 2009 aveva iniziato a redigere il dossier di candidatura con il supporto delle Associazioni dei pizzaioli e della Regione Campania.

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