Onu-Oms: più tasse su prodotti con sale, grassi e zuccheri. Made in Italy nel mirino

2018-07-17T10:10:56+01:0017 Luglio 2018 - 10:10|Categorie: Mercato|Tag: , , , , |

New York (Usa) – L’Onu e l’Oms stanno lavorando a una proposta per innalzare le tasse sugli alimenti ricchi di sale, grassi e zuccheri, e per inserire sulle confezioni immagini shock. L’obiettivo è diminuire il consumo di questi cibi, ritenuti la causa di diabete, cancro e malattie cardiovascolari. Sul tema, com’è noto, non ci sono evidenze scientifiche e molte ricerche sottolineano la presenza di più fattori all’origine delle malattie citate: lo stile di vita, cause genetiche, la mancanza di movimento. Altra criticità è che, con un sistema del genere, simile a quello dell’etichetta a semaforo inglese, a rimetterci saranno una serie di prodotti made in Italy: il parmigiano reggiano, il grana padano, il prosciutto di Parma, ma anche la pizza e l’olio d’oliva. Intanto Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare, annuncia “un fronte comune dei paesi della dieta mediterranea” e spiega che l’impatto sarebbe “devastante” per i produttori di materie prime e per i trasformatori. Il prossimo passaggio è previsto il 27 settembre, quando all’Onu ci sarà una giornata di lavoro sulle malattie non trasmissibili e sarà messa al voto la proposta su tassazione e inserimento di immagini raccapriccianti. L’assemblea potrebbe approvare una risoluzione che non sarebbe vincolante per gli Stati ma, con ogni probabilità, avrebbe un effetto dirompente sull’agroalimentare italiano.

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