Tutte le novità del Salon du Fromage et des Produits Laitiers. Raccontate da Céline Glineur, direttore della manifestazione

2018-02-16T10:22:37+02:0016 Febbraio 2018 - 10:22|Categorie: Fiere, Formaggi|Tag: , , |

Il Salon du Fromage et des Produits Laitiers, che si terrà a Parigi dal 25 al 28 febbraio, è alle porte. Céline Glineur (in foto), direttore del Salone, ci racconta tutto sull’edizione 2018, dal restyling del format alle iniziative dedicate a buyer e aziende.

Quali saranno le novità dell’edizione 2018 del Salon du Fromage et des Produits Laitiers di Parigi?

La prossima edizione del Salone si preannuncia ricca di novità. Quest’anno, rinnoviamo il format, proponendo esperienze inedite. Innanzitutto, abbiamo creato il Village Découverte (Villaggio Scoperta), un padiglione interamente dedicato agli artigiani che espongono per la prima volta. Si tratta di un’offerta chiavi in mano che propone uno stand di sei mq a una tariffa unica, con una segnaletica dedicata. Questo padiglione può accogliere fino a sei espositori, che avranno l’opportunità di far scoprire i loro prodotti agli operatori del settore. L’Italia sarà presente in questo spazio poiché accogliamo per la prima volta l’azienda Scaglia d’Oro. Inoltre, abbiamo scelto di allargare l’offerta alle attrezzature legate al mondo dei formaggi. In fiera, si potranno trovare espositori che propongono arredamento specializzato, abbigliamento professionale, imballaggio e così via.

Ci sarà un paese focus della manifestazione?

Sì. L’altra novità sarà proprio la valorizzazione di un paese promettente nel settore: il Regno Unito.

Quali le ragioni per questa scelta?

Il Regno Unito è una regione molto dinamica in termini di produzione e di organizzazione. Il suo settore è ben strutturato con numerosi produttori. Inoltre, abbiamo constatato una forte presenza britannica sia a livello degli espositori che dei visitatori. L’internazionalizzazione del salone è una leva per lo sviluppo senza uguali. Il 30% degli espositori proviene dall’estero, con una forte mobilitazione europea e qualche americano.

Ci racconti della Paris Cheese Experience…

E’ un’esperienza eccezionale aperta a tutti gli operatori, francesi ed internazionali. Si tratta di una giornata interamente dedicata alla cultura del formaggio, con una visita del mercato internazionale di Rungis al mattino e successivamente un Cheese Tour dei negozi emblematici di Parigi, organizzato da produttori di formaggio aderenti alla Federazione dei Formaggi di Francia. Un esperto del settore animerà questa giornata che terminerà con una grande serata per gli espositori.

Quanti sono i produttori e i formaggi attesi in fiera?

Il salone è nato nel 1991 e accoglieva all’epoca 83 espositori. Nel 2018 sono più del doppio, con 220 società attese. Alcune sono sempre presenti da 30 anni, a dimostrazione della fedeltà dei nostri espositori. Quest’anno, in particolare, il 30% degli espositori è straniero, provenienti da 12 paesi, tra i quali l’Italia che è ampiamente rappresentata con 11 aziende. Il 35% degli espositori 2018 è una new entry.

E i visitatori?

Per quanto riguarda i visitatori, il 41% è rappresentato da dettaglianti: negozi di formaggi e prodotti lattiero caseari, gastronomie, delicatesse e così via. Il 20% da importatori, grossisti o compratori della grande distribuzione. Quest’anno abbiamo dedicato un’attenzione particolare a questi ultimi, realizzando in diversi paesi europei un programma specifico per i grandi compratori e proponendo loro un incoming dedicato.

È previsto un calendario di eventi e incontri di approfondimento?

Durante questa edizione 2018, saranno proposte ai visitatori circa 25 diverse animazioni. Questi quattro giorni, inoltre, saranno l’occasione per moltiplicare scoperte in cui tutti i sensi saranno coinvolti. Attraverso quattro appuntamenti: le Alleanze insolite, per testare nuovi accostamenti nel degustare i formaggi e proporli ai clienti. Qui si imparerà a sposare il formaggio con prodotti di gastronomia come i caffè, i mieli, i tè o ancora con i sakè, le birre. I concorsi: quello di Fontainebleau o il concorso della Lira d’Oro, per eleggere il più bel piatto di formaggi sul tema del matrimonio. Il viaggio alla scoperta dei formaggi: quelli britannici ma anche americani e brasiliani. E, infine, il percorso dei 10 prodotti vincitori del concorso Colpi di Fulmine: formaggi provenienti da tutte le latitudini ma anche attrezzature come il riscaldatore di camembert in porcellane (Fine Cheese Co) o ancora prodotti di gastronomia come i filetti di pomodori essiccati (Marc Peyret). Senza dimenticare l’Erborinato Sancarlone al caffè in crosta di Luigi Guffanti 1876, che è stato premiato all’unanimità dalla giuria. Questo formaggio viene invecchiato per almeno 90 giorni dopo essere stato ricoperto con polvere di caffè, che gli conferisce una consistenza croccante al palato.

Torna in cima