Roma – Il settore della birra artigianale made in Italy ha registrato un crollo del fatturato del 90% a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria. Importante per la ripresa sarebbe l’istituzione di un codice Ateco specifico che differenzi il mondo della birra artigianale dalla produzione industriale. Questo il messaggio lanciato da Cia-Agricoltori Italiani e Unionbirrai in occasione dell’iniziativa congiunta ‘La birra indipendente artigianale e la filiera brassicola in Italia: il difficile presente, le azioni a supporto, le sfide del 2021’, che si è tenuta martedì 22 dicembre in webinar. “Ad oggi, esiste un unico codice Ateco sia per i piccoli produttori che per le grandi industrie”, spiegano Dino Scanavino, presidente nazionale di Cia, e Vittorio Ferraris, direttore generale di Unionbirrai. “Con un codice Ateco specifico per i piccoli birrifici indipendenti, invece, si faciliterebbero future iniziative ad hoc per il comparto, separandolo dalla generica ‘produzione birra’”. Una prima speranza di ripresa per gli operatori del settore arriva da un emendamento approvato alla legge di Bilancio 2021 che prevede un fondo di 10 milioni di euro a sostegno delle filiere agricole minori, tra cui quella della birra.
