Roma – I consumatori italiani amano i prodotti antibiotic free. Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Osservatorio di GS1 Italy, all’interno della categoria dei prodotti ‘free from’ (un business che vale 6,9 miliardi di euro all’interno dei supermercati), il segmento ‘senza antibiotici’ è infatti quello che ha performato meglio, con una crescita del 51,7%. La dicitura interessa per lo più le carni, sia ovine che bovine, con aziende che hanno eliminato totalmente o parzialmente l’uso di antibiotici. Nella categoria free from, tuttavia, in cima alle preferenze troviamo i prodotti con la dicitura ‘senza conservanti’ (che rappresentano il 10% della categoria), seguiti da quelli ‘senza olio di palma’ (che valgono il 7% a valore, anche se nel 2020 l’offerta è diminuita). Sempre secondo gli analisti dell’Osservatorio, nei prossimi anni saranno tre le diciture in grado di conquistare i consumatori: ‘senza polifosfati’, in particolare negli affettati, nei wurstel, nei salumi a cubetti e nei formaggi fusi a fette; ‘senza latte’, applicata a salumi, gelati vegetali e panini per hamburger; ‘senza uova’, in riferimento alla pasta senza glutine e ai biscotti per l’infanzia.
Cibi ‘senza antibiotici’: secondo l’Osservatorio GS1 sono cresciuti del 51,7%
Margherita Luisetto2021-04-13T10:59:09+02:0013 Aprile 2021 - 10:59|Categorie: Mercato|Tag: free from, senza antiobiotici|
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