Parma – È ancora forbice, la seconda del 2025, sintomo delle tensioni che si respirano tra allevatori e macelli, con i primi costretti a rivedere i loro prezzi da una tendenza di mercato inesorabile. Ed è molto interessante che questo nuovo calo avvenga alla penultima settimana di febbraio. L’anno scorso, infatti, di questi tempi il suino segnava una prima, timida risalita dopo il calo invernale, che si era fermato l’8 febbraio a 2,06 euro/kg. I 3,4 centesimi odierni, leggermente inferiori a quelli di settimana scorsa ma che comunque sono l’1,8%, portano il prezzo del pesante Dop a 1,821 euro/kg, cifra che non si vedeva dal 14 luglio 2022. Il Dop inferiore ai 160 kg vale quindi 1,761 euro/kg, mentre il non tutelato, il cui calo è di ‘soli’ 3 centesimi, atterra a 1,641. Il decremento del prezzo di riferimento della suinicoltura italiana si aggiorna a un sempre più consistente 23,7% (56,6 centesimi) dal 24 ottobre a oggi. Nel frattempo, alcuni tagli hanno avuto cali proporzionati, altri stanno ancora aspettando un adeguamento. Su tutti, le cosce, che negli ultimi quattro mesi hanno perso soltanto l’8,8%.
Cun suino vivo. Seconda forbice dell’anno: il pesante Dop a 1,821 euro/kg (-23,7% dal 24 ottobre)
federico2025-02-21T12:08:42+02:0021 Febbraio 2025 - 10:51|Categorie: Carni, in evidenza, Salumi|Tag: Cun suino vivo|
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