Parma – Il rallentamento è evidente. Da novembre a oggi, è soltanto la seconda volta che il calo del suino italiano è inferiore ai 2 centesimi. La prima era stata il 24 gennaio, quando il ‘-1,8 cent’ aveva illuso gli allevatori di essere vicini a una stabilizzazione (leggi qui). Ora, difficilmente vedremo la quotazione ricominciare a scendere vertiginosamente. Un po’ perché negli ultimi due anni la primavera ha portato con sé una (leggera) risalita, un po’ perché dopo più di due anni con una media di 2,078 euro/kg (dal 7 luglio 2022 a oggi) sarebbe improponibile ipotizzare un ritorno al di sotto degli 1,70 euro/kg in tempi brevi. Per questo motivo è più credibile lo scenario di un assestamento attorno agli 1,76/1,77, almeno per il prossimo mese. Ecco quindi i nuovi prezzi di riferimento: 1,776 euro/kg per il pesante Dop, 1,716 euro/kg per il Dop inferiore ai 160 kg a 1,601 euro/kg per il non tutelato più costoso.
