Mattarella conclude il 44esimo Forum dell’Olio e del Vino

2025-03-24T08:48:35+02:0024 Marzo 2025 - 08:48|Categorie: Mercato|Tag: , , , |

Roma – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha partecipato al 44esimo Forum dell’Olio e del Vino organizzato dalla Fondazione italiana sommelier dell’olio e del vino, che si è tenuto all’Hotel Cavalieri Waldorf Astoria di Roma. L’evento si è concluso con l’intervento del Capo dello Stato.

“Nuove nubi sembrano addensarsi all’orizzonte, portatrici di protezionismi immotivati, di chiusura dei mercati dal sapore incomprensibilmente autarchico, che danneggerebbero in modo importante settori di eccellenza come quelli del vino e dell’olio. Produrre per l’auto-consumo ricondurrebbe l’Italia all’agricoltura dei primi anni del Novecento. Legittimamente le associazioni dei produttori esprimono preoccupazione per le sorti dell’export”, ha affermato Mattarella nel proprio intervento, che si può leggere in forma integrale a questo link.

“Misure come quelle che vengono minacciate darebbero, inoltre, ulteriore spinta ai prodotti del cosiddetto ‘italian sounding’, con ulteriori conseguenze per le filiere produttive italiane, non essendo immaginabile che i consumatori di altri continenti rinuncino a cuor leggero a rincorrere gusti che hanno imparato ad apprezzare. Commerci e interdipendenza sono elementi di garanzia della pace. Nella storia la contrapposizione tra mercati ostili ha condotto ad altri più gravi forme di conflitto. I mercati aperti producono una fitta rete di collaborazioni che, nel comune interesse, proteggono la pace”, ha proseguito il presidente della Repubblica, citando anche i dati del settore.

“L’Italia è il secondo produttore mondiale di olio di oliva, l’export registra un valore di circa 3 miliardi di euro. Per quanto riguarda il vino, con un valore dell’imbottigliato che, nel 2024, ha superato i 14 miliardi di euro; con un export di quasi 8 miliardi che, per il 90%, si esprime nelle denominazioni di qualità. Conoscete bene queste cifre: ne siete protagonisti. Desidero sottolineare il significato di queste tendenze positive, perché si riassumono nella manifestazione di qualità”.

“Filiere, quindi che mettono insieme territori, saperi, professionalità, sostenibilità e salubrità, capacità di marketing e realizzano, così, un valore immateriale che va oltre gli addetti ai lavori, gli stessi consumatori, generando beni comuni. Elementi vitali per comunità gravate, spesso, nel secondo dopoguerra, dal fenomeno dell’abbandono delle terre”. Mattarella ha rimarcato la leadership del nostro Paese: “L’’Italia è il primo Paese dell’Unione europea con prodotti agricoli espressamente indicati come meritevoli di tutela: 856 possono avvalersi di questo scudo. I risultati sono rilevanti anche sul piano sociale. I dati parlano di 330mila occupati nella filiera del vino, di 110mila occupati in quella dell’olio d’oliva. È facile indicare di chi sia il merito di tutto questo: è anzitutto degli agricoltori, impegnati direttamente nella conduzione delle loro aziende”.

 

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