Milano – Il traffico marittimo nel Mar Rosso, nello specifico attraverso lo stretto di Bab el-Mandeb, è incrementato del +60% dallo scorso agosto. Un aumento – che nel concreto si traduce in una media di 36-37 navi al giorno attualmente (erano 72-75 al giorno prima dell’insorgere delle tensioni) – reso possibile dal calo degli attacchi missilistici dei ribelli yemeniti Houthi iniziati nel novembre del 2023. A fornire un quadro aggiornato a Reuters è l’ammiraglio Vasileios Gryparis, comandante operativo della missione diplomatico-militare di sicurezza marittima europea Eunavfor Aspides, istituita nel febbraio del 2024 proprio per far fronte alle tensioni nell’area.
A influire positivamente la firma di un accordo di cessate il fuoco tra gli Stati Uniti e il gruppo yemenita. Gryparos ha sottolineato a Reuters: “L’ultimo attacco a una nave mercantile è avvenuto nel novembre 2024 e gli Houthi hanno anche ristretto i loro obiettivi: i loro bersagli ora sono navi israeliane o navi che hanno un legame con Israele. […] Le imbarcazioni mercantili che non rientrano in questi criteri, al 99%, non saranno prese di mira dagli Houthi”.