Grano / Cia Abruzzo: “Agricoltori ko. Servono regole chiare sul prezzo”

2025-10-06T12:59:03+02:006 Ottobre 2025 - 13:07|Categorie: Grocery|Tag: , , , , |

Pescara – Il grano abruzzese continua a essere venduto sottocosto. L’ultimo monitoraggio Ismea sui costi di produzione del frumento rivela dati significativi: nel 2025 produrre una tonnellata di grano duro costa in media 303 euro nel Centro Italia e 318 euro nel Sud, mentre i prezzi di mercato si fermano a circa 295 euro. In Abruzzo, in particolare, la situazione è ancora più delicata.

Come spiega Nicola Sichetti, presidente di Cia Abruzzo, la Confederazione Italiana Agricoltori, “la nostra regione conta circa 37.200 ettari coltivati a grano duro e oltre 5.800 aziende, quasi tutte di piccola dimensione. […] Gli agricoltori abruzzesi oggi raccolgono grano in perdita. Una condizione che, se non si interviene, rischia di spingere molti a lasciare i campi incolti, con gravi ripercussioni non solo economiche ma anche ambientali e sociali”. Come spiegano da Cia, ad aggravare il quadro ci sarebbero le importazioni dall’estero che riversano sul mercato italiano enormi quantità di grano a prezzi inferiori, comprimendo ulteriormente le quotazioni. Una competizione che penalizza fortemente le aziende locali, non potendo reggere la concorrenza sul prezzo. “L’analisi Ismea conferma che i prezzi di listino non coprono i costi di produzione. È per questo che chiediamo a tutti i Commissari delle borse merci di non quotare cifre al di sotto dei costi ufficialmente rilevati. È l’unico modo per ridare dignità al lavoro dei cerealicoltori e garantire un futuro alle nostre campagne”.

In questo scenario, una possibile via d’uscita è la valorizzazione delle varietà locali di pregio, come il grano Solina d’Abruzzo. Ma Cia auspica soprattutto una Commissione Unica Nazionale (Cun ) sul grano che stabilisca prezzi trasparenti e regole condivise.

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