Rezzato (Bs) – “Quello americano è un mercato dalle potenzialità enormi, non solo per il Parmigiano Reggiano, che vede negli Usa il primo mercato di esportazione, ma per molti altri prodotti caseari italiani”. A parlare è Riccardo Deserti, direttore generale del Consorzio de Parmigiano Reggiano, intervenuto in occasione del convegno di Assocaseari, che si è svolto lo scorso 25 novembre a Rezzato (Bs).
Deserti ha spiegato la strategia che il Consorzio sta dottando negli Stati Uniti: “La nostra sfida come Consorzio è crescere a volume pur mantenendo la redditività del prodotto. E abbiamo individuato negli Stati Uniti il mercato in grado, nel medio termine, di attutire i colpi che subiremo in alcuni mercati, in particolare in quello italiano, che non saranno in grado di reggere le quotazioni”, ha affermato. “Necessitavamo, però, di una strategia che ci consentisse di aggredire un mercato in cui i formaggi duri locali vengono venduti a meno del 50% del prezzo del Reggiano”.
“La nostra è una strategia integrata, che ci consente di entrare direttamente in contatto con il consumatore. Per questo motivo, abbiamo combinato alla comunicazione social le sponsorizzazioni in ambito sportivo: il football con i New York Jets, il tennis con i Miami Open e la Formula 1 con il Gp di Las Vegas”, ha affermato Deserti. “Naturalmente occorre anche consolidare il valore del brand, legandolo alla qualità e differenziandolo dai formaggi duri locali. Per questo motivo, stiamo anche realizzando un progetto di formazione con i retailer e nel Food service americano, non solo per quanto riguarda le caratteristiche del prodotto, ma anche per la sua conservazione”.
Deserti si è inoltre soffermato un ulteriore tema legato all’esportazione di Parmigiano Reggiano negli Usa: “Il mercato americano è sempre stato fatto dagli importatori. I nostri esportatori, però, hanno sempre venduto il prodotto Dop come se fosse una commodity, senza che nessuno si occupasse della sua valorizzazione. Come Consorzio, con la nuova campagna di comunicazione integrata, vogliamo invece dare valore al prodotto, lavorando anche in sinergia con tutti gli operatori nell’ambito di una strategia commerciale che si collochi in questa visione”.