Bologna – Alce Nero, marchio biologico italiano, racconta il successo della campagna pubblicitaria, e guarda all’export. Lo spot, in onda dal 20 novembre, si basa su un paragone con la nazionale italiana di calcio, esclusa dai Mondiali in Quatar: si tratta di “un riposo forzato che è crescita, costruzione, preparazione e coraggio”, spiega Chiara Marzaduri, responsabile marketing e comunicazione Alce Nero. In questo modo si crea “un parallelismo con uno dei capisaldi dell’agricoltura biologica, ovvero il rispetto dei ritmi della terra” (leggi qui). L’amministratore delegato Massimo Monti, come riporta Italia Oggi, parla di “risultati oltre le aspettative” per la campagna, che si svolge anche su social e testate web. Il canale YouTube di Alce Nero ha raggiunto 1,3 milioni di visualizzazioni. “Avendo risorse limitate per la comunicazione, abbiamo deciso di giocarcele tutte con qualcosa in grado di massimizzare. A costo di non piacere a tutti”.
Tra febbraio e marzo è prevista una nuova campagna di comunicazione istituzionale, che ha l’obiettivo di trasmettere i tre asset del brand: “il territorio, le persone intese come comunità e la sostenibilità”, spiega Monti. “È il momento di mettere i progetti in frigorifero, il nostro obiettivo è riuscire a crescere e migliorare“, continua. “Una delle priorità è l’espansione all’estero“. Alce nero ha una quota export intorno al 20%, di cui il 40% è rappresentato dal Giappone.
Alce Nero ha aperto due piccoli monomarca a San Lazzaro di Savena (Bo) e a Imola (Bo). L’obiettivo è “sviluppare ulteriormente il format per poi esportarlo in altre parti d’Italia, a partire da grandi città come Milano”, conclude Monti. Anche il canale online del marchio è cresciuto, con un fatturato di 1,8 milioni di euro.