Roma – Attesa una flessione del -37% nella campagna olivicola italiana 2022/23 (leggi qui). I dati elaborati da Ismea in collaborazione con Italia Olivicola e Unaprol evidenziano una situazione difficile per il comparto, per cui è attesa una perdita di oltre 120mila tonnellate di olio di oliva italiano rispetto alla campagna precedente.
Per la Puglia, che da sola rappresenta il 50% della produzione nazionale, è attesa una riduzione del -52%. Segno negativo anche per l’intero Mezzogiorno, con la Sicilia che registra un -25% e la Calabria un -42%. Va meglio nel Centro Italia, dove è invece previsto un incremento produttivo nel Lazio (+17%), in Toscana (+27%) e Umbria (+27%), a fronte di una flessione registrata nelle Marche (-25%). Bene anche il Nord, con la Liguria che mette a segno un +27%.
Anche a livello mondiale, il comparto oleario tende a soffrire. Per la Penisola Iberica, tra i principali produttori di olio al mondo, è previsto un calo tra il -30 e il 50%. Si prospetta un anno di scarica anche per la Tunisia (-25%), mentre potrebbe aumentare, crescendo sopra le 300mila tonnellate, la produzione di olio greco.