Bologna – Sono circa 21mila le aziende agricole coinvolte nell’alluvione che ha colpito l’Emilia nelle scorse settimane. Allagamenti, frane, strade interrotte e dissesti hanno infatti rovinato o bloccato campi coltivati e allevamenti. Come si legge sul sito della Regione Emilia Romagna, per quanto riguarda l’agroalimentare le unità locali delle aziende alimentari e delle bevande presenti nei comuni coinvolti “sono oltre 2.800 e sfiorano il 40% del totale regionale. Gli addetti sono più di 23mila, quasi il 39% del totale regionale del comparto”. Dal quadro messo a punto dalla Regione, emerge che “le coltivazioni ortofrutticole e vitivinicole colpite dall’alluvione rappresentano il 45% circa della superficie ortofrutticola regionale, pari a quasi 80mila ettari. Tra le colture arboree, la vite è quella maggiormente coinvolta con circa 27mila ettari, pari al 50% della superficie complessiva della regione. La produzione di pesche e nettarine colpita è pari a oltre il 90% di quella di tutta la regione”. Importante anche l’impatto sul settore zootecnico, con il coinvolgimento di allevamenti di suini, ovini, faraone, tacchini, polli, bovini, cavalli.
La Regione fa sapere che metterà a disposizione le risorse in avanzo dal Psr di transizione – circa 20 milioni di euro – più le prime risorse immediatamente a disposizione nel nuovo Sviluppo Rurale 2023- 2027. Ha inoltre richiesto alle altre Regioni italiane di riservare una percentuale dello Sviluppo rurale nazionale per i danni all’agricoltura della Romagna e utilizzerà il fondo di crisi europeo da attivare sugli aiuti diretti agli agricoltori.
