Amadori: andamento Lenti

2022-02-04T14:15:48+02:004 Febbraio 2022 - 12:45|Categorie: Carni, in evidenza, Salumi|Tag: , |

Il gruppo cesenate rileva il 100% di Rugger, storica azienda piemontese specializzata nella produzione di prosciutti cotti. Per diventare un player di riferimento nel mondo dei salumi e diversificare l’offerta. 

Dopo il clamoroso licenziamento di Francesca Amadori, nipote del noto imprenditore avicolo, il colosso cesenate continua a far parlare di sé. Questa volta per un motivo ben più serioso e importante, almeno per il mercato dei salumi e delle carni: l’acquisizione del 100% di Rugger Spa, proprietaria del marchio storico Lenti.

L’operazione è stata resa nota ieri e giunge piuttosto inaspettata, secondo diversi osservatori. Il salumificio di Santena (Torino), fondato nel 1935, è una realtà con un fatturato pari a 43,9 milioni di euro nel 2020, e con un portafoglio prodotti in cui il prosciutto cotto fa la parte del leone. Al timone dell’azienda c’è Ruggero Lenti, recentemente nominato presidente di Assica. Il completamento dell’operazione è previsto entro il primo semestre, previa autorizzazione dell’Antitrust, e al momento non è ancora chiaro come si evolverà l’organigramma.

“Con la cessione al Gruppo Amadori”, spiega Lenti, “la nostra famiglia dà alla Rugger la grande opportunità di accelerare e rafforzare il processo di crescita avviato con la possibilità di incrementare la distribuzione dei prodotti Lenti su tutto il territorio nazionale attraverso lo sviluppo di importanti sinergie di mercato con un gruppo come Amadori, che già oggi può contare su un mangimificio dedicato e un parco allevamenti di 80 siti (di cui 10 di proprietà) per una superficie complessiva di circa 250mila mq”.

“La scelta di acquisire Lenti”, commenta Francesco Berti, amministratore delegato del Gruppo Amadori, “è una tappa importante nel percorso di diversificazione e crescita che ci vedrà impegnati nei prossimi anni. Portare il know how di Amadori in altre aree di mercato come quella del suino e dei salumi, concentrandoci sulla fascia alta di prodotto, rappresenta una scelta pienamente coerente con la nostra mission aziendale nei confronti di una filiera – quella dei suini – che puntiamo a rendere nazionale, integrata e sempre più sostenibile. Poter contare sull’esperienza di Lenti è senza alcun dubbio una preziosa opportunità di crescita reciproca che darà nuovo impulso a un settore di assoluta eccellenza per l’agroalimentare italiano nel mondo”. L’acquisizione, si legge in una nota diffusa dal Gruppo Amadori, “si inserisce nel piano avviato per la crescita nella fascia alta dei salumi, parte del maxi piano di investimenti di 500 milioni di euro in cinque anni”.

Del resto, l’interesse di Amadori per i salumi non è nato ieri. Ricordiamo bene le burrascose trattative con Ferrarini per l’acquisizione di Vismara, nel 2019. Sembrava cosa fatta nell’aprile di tre anni fa, con tanto di via libera del Tribunale al piano di rilancio. La proposta veniva giudicata positivamente rispetto a tre obiettivi: la salvaguardia dell’occupazione, la continuità aziendale e il piano di rientro dei debiti. Avrebbe dovuto essere perfezionata entro luglio, o al massimo settembre. Ma poi la faccenda si è complicata, tra continui rinvii dell’assemblea dei creditori e il lento, costante logoramento dei rapporti personali. Fino a quando Amadori, nel settembre 2019, dichiara la sua indisponibilità a continuare la trattativa per acquisire Vismara. Di fronte all’incertezza della situazione, dunque, il colosso dell’avicolo decide di non proseguire con la sua proposta di piano di rilancio, pur avendo investito tempo e risorse nell’operazione. Secondo fonti solitamente bene informate, Amadori aveva chiesto di avere maggiori certezze sull’operazione entro il 31 luglio, ma le risposte non sono state soddisfacenti. “Non ci siamo ritirati – commentavano in quei giorni da Cesena – semplicemente la nostra offerta è scaduta. Non avendo ricevuto alcuna risposta, è chiaro che lo prendiamo come un rifiuto”.

Ora, con l’acquisizione di Lenti, Amadori mette a segno un gran bel colpo e aggiunge un ulteriore tassello alla sua strategia commerciale, senza le peripezie che avevano contraddistinto la vicenda Vismara. Dopotutto, oltre alla presidenza di Assica e alla passione per il prosciutto cotto, Lisa Ferrarini e Ruggero Lenti non sembrano avere granché in comune…

 

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