Ancit – Conserve ittiche: “Il comparto è in una spirale inflazionistica pericolosissima”

2024-02-12T11:15:51+02:0012 Febbraio 2024 - 11:15|Categorie: Grocery|Tag: , , , , , |

Milano – “La nostra associazione ha più di 60 anni, di crisi ne ha viste tante ma come questa mai: è una spirale inflazionistica pericolosissima”. È l’allarme lanciato da Ancit, l’Associazione conservieri ittici e delle tonnare, che spiega come il mercato sia in tilt a causa dell’inflazione e le aziende in  difficoltà: i fatturati crescono e la marginalità diminuisce.

Nel comparto delle conserve ittiche lo shock inflazionistico ha raggiunto livelli senza precedenti, generando una perdita dei volumi (a novembre 2023, -4,8% rispetto lo stesso periodo dell’anno precedente).

Per quanto riguarda il tonno in scatola, Istat ha rilevato un +11,6% del prezzo al consumo nel 2023 rispetto al 2022. Il dato conferma come l’incremento dei costi di produzione del +20-30% non sia stato trasferito interamente al consumatore ma in gran parte assorbito dalle aziende di produzione. Come spiegano da Ancit, “I costi dell’attività produttiva hanno raggiunto livelli intollerabili”. I principali costi per il comparto sono quelli del pesce e dell’olio d’oliva. Quest’ultimo ha visto un aumento incontrollato fino a +80% e la situazione non accenna a migliorare. A tutto ciò si somma la situazione geopolitica in Medio Oriente che sta avendo ripercussioni sulle tariffe dei noli, soprattutto in virtù dei passaggi delle navi dal Canale di Suez.

 

Torna in cima