Bruxelles (Belgio) – Se tutte le aziende europee adottassero gli standard dello European Chicken Commitment (Ecc), i costi di produzione per chilogrammo di carne aumenterebbero del 37,5%. Lo afferma uno studio condotto dall’Avec, l’associazione europea che riunisce tutte le rappresentanze nazionali del settore avicolo europeo, dal titolo ‘Costs and Implications of the European Chicken Commitment in the Eu’.
La ricerca, condotta da Rsk Adas, analizza i costi e le implicazioni di una eventuale adozione dell’Ecc – insieme di criteri per l’allevamento dei polli da carne volto a tutelare il benessere animale – nella totalità delle produzioni di carne di pollo dell’Ue. Stando ai risultati, oltre all’aumento dei costi di produzione, ci sarebbe anche “un aumento del consumo di acqua del 35,4%, pari a 12,44 milioni di metri cubi in più all’anno; un aumento del consumo di mangime del 35,5%, pari a 7,3 milioni di tonnellate; un aumento del 24,4% delle emissioni di gas serra per chilogrammo di carne; una riduzione del 44% della carne prodotta; la necessità di costruire 9.692 nuovi allevamenti per mantenere i livelli di produzione attuali, con un costo stimato di 8,24 miliardi di euro”.
La conseguenza inevitabile di questi effetti sarebbe un aumento dei prezzi finali, spiega l’Avec in un comunicato. Il presidente Gert-Jan Oplaat afferma: “Sappiamo che il consumo di carne di pollo nell’Ue dovrebbe aumentare nei prossimi 10 anni; i consumatori dovrebbero avere, quindi, la possibilità di scegliere prodotti con un maggior benessere animale, e un maggior costo, se lo desiderano, ma è fondamentale che rimangano disponibili opzioni convenzionali ed economicamente accessibili a tutti”.
Trovi al seguente link il parere dell’associazione animalista Essere Animali.