Bresaola della Valtellina Igp: produzione in calo nel 2020

2021-04-08T12:21:34+02:008 Aprile 2021 - 12:20|Categorie: in evidenza, Salumi|Tag: , |

Sondrio – Il 2020 è stato un anno complicato per la Bresaola della Valtellina Igp, soprattutto a causa del calo dell’export e dei consumi fuori casa. La produzione complessiva delle 16 aziende certificate si è attestata a 12.607 tonnellate (-8,78% sul 2019). Sono state avviate alla produzione di Bresaola della Valtellina Igp poco più di 35mila tonnellate di materia prima (per il 90% di taglio punta d’anca), di selezionata provenienza europea e mondiale. Sul fronte dei consumi il comparto ha segnato un valore di 454 milioni di euro (-7,59% sul 2019) con un impatto sulla provincia di Sondrio di 214.321 milioni di euro (-8,78%) per un settore che conta 1.400 occupati. Tra i canali di vendita, la distribuzione moderna si conferma il principale. L’export rappresenta il 7% della produzione, con un valore di 18,5 milioni di euro. Sono state esportate oltre 882 tonnellate di prodotto: un dato significativo anche se in calo a causa della pandemia rispetto al 2019 (-29%), di cui il 72% nei Paesi Ue e il 28% nei Paesi extra Ue. Alla base della riduzione dei volumi ci sono i limiti imposti al banco taglio e le nuove richieste dei consumatori. L’acquisto del prodotto in vaschetta, già predominante negli anni precedenti, è cresciuto in termini assoluti (+2,3% sul 2019) con 6.090 tonnellate, cioè il 50% della produzione totale di Bresaola della Valtellina Igp. “Come Consorzio, abbiamo ridefinito la strategia e le linee di azione, prestando più attenzione al territorio e alla sua valorizzazione, e non tralasciando la sostenibilità, elemento irrinunciabile a cui i produttori sono molto sensibili”, spiega Franco Moro, presidente del Consorzio di tutela. “Come produttori di bresaola abbiamo intensificato l’impegno di utilizzare tutta la carne italiana disponibile, registrando rispetto al 2019 un incremento del 17% della bresaola fatta partendo da carne italiana”.

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