Roma – Nei primi cinque mesi del 2022, gli italiani hanno ridotto del 5,6% (rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso) i volumi di carne bovina acquistata. Resta invariata, invece, la spesa a valore. Sintomo dell’aumento medio dei prezzi. I dati, rilevati da Ismea (l’Istituto dei servizi per il mercato agricolo), confermano una tendenza che già si era registrata nel 2021 (-2,1%) ma che si distingueva dalla situazione attuale per i volumi delle vendite in positivo (+5,4%) rispetto alla situazione pre-covid. I dati riflettono anche le conseguenze dell’aumento dei costi di alimentazione in allevamento: viene infatti macellato un maggior numero di capi ma con un peso medio inferiore. I prezzi al macello sono in risalita fino al 33% e sopra le medie stagionali rispetto ai precedenti anni, una corsa trainata anche dalle dinamiche rialziste degli altri paesi europei. Diversa, invece, la situazione del mercato dei sostituti vegetali alla carne. Che, nello stesso periodo del 2022, hanno registrato un +14,8% dopo il +21% del 2021.
Cala la spesa di carne bovina in Italia: -5,6% nei primi cinque mesi. +14,8% i sostituti vegetali
Margherita Luisetto2022-07-26T09:02:49+02:0026 Luglio 2022 - 09:01|Categorie: Carni|Tag: carne bovina, ismea, sostituti vegetali|
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