Bologna – Pensa in grande Gianpiero Calzolari, presidente di Granarolo dal 2009. Il colosso del lattiero caseario ha messo a segno ricavi per 1,6 miliardi nel 2023, e l’obiettivo, come spiega al Corriere della Sera, è arrivare a due miliardi entro il 2027. Anche se “la vera sfida è migliorare la marginalità, che nel nostro settore è molto contenuta, e che potrà aggiungere risorse da investire e dare più soddisfazione ai soci, in primo luogo cooperatori. Il settore ha un Ebitda del 4-6%, noi dobbiamo provare ad arrivare al 9%“, prosegue.
Interessante poi l’investimento di 300 milioni: “Sono risorse che verranno usate in discontinuità con il passato, caratterizzato molto dalle acquisizioni, per cui ci focalizzeremo sulla produzione dei nostri stabilimenti più importanti. […] Gli impianti che fanno due-tre referenze passeranno a una, ma con un potenziamento della produzione e dell’occupazione. […] Dovremo penetrare il mercato con prodotti nuovi e innovativi, così intercetteremo nuovi clienti. Prendiamo i prodotti ad alto contenuto proteico: c’è una categoria giovane o interessata più al mantenimento fisico che non al piacere della tavola, ma con una grande capacità di spesa”.
Il recente aumento di capitale, continua Calzolari, “ci consentirà di essere la prima azienda italiana del settore e di avvicinare altre multinazionali europee. L’estero vale 600 milioni, circa il 40% dei ricavi. Dovremo sviluppare di più la nostra iniziativa in Germania, la Cina ha un potenziale enorme anche se non sulle Dop. In Usa investiremo sull’impiano in Connecticut che potrebbe diventare una piattaforma per veicolare formaggi duri e a cui affiancare altri stabilimenti”.
