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Campagne fedeltà, Promotica: “Se ben organizzate possono convincere il cliente a cambiare insegna”

2022-11-30T12:30:44+02:0030 Novembre 2022 - 12:22|Categorie: in evidenza, Retail|Tag: , , , , , , |

Desenzano del Garda (Bs) – Un cliente su due ha cambiato punto vendita della Gdo per seguire una raccolta punti o una campagna fedeltà di proprio interesse. Ma a spingere i consumatori sono soprattutto le raccolte con prodotti utili e accessibili in termini di prezzo e/o punti necessari per ottenere il premio. È quanto emerge da un’analisi sulle campagne fedeltà effettuata dal Loyalty Lab di Promotica, in collaborazione con Istituto Piepoli.

L’indagine, svolta nei mesi di maggio e giugno 2022 attraverso la realizzazione di 1.415 interviste, “fa emergere una grande attenzione alle campagne fedeltà da parte dei consumatori al punto da far preferire a oltre il 50% di essi un punto vendita rispetto a un altro. Se ben organizzate, queste campagne possono spostare il comportamento dell’acquisto del consumatore perfino da un’insegna a un’altra”, spiega a Italia Oggi Diego Toscani, Ad di Promotica.

Dall’analisi emerge che l’81% di chi partecipa alle raccolte punti con carta fedeltà lo fa per richiedere un premio scelto dal catalogo. In particolar modo, è apprezzata la facilità di comprensione (89%), la presenza di prodotti di qualità (76%) e il fatto che i premi siano adatti al cliente (76%). Al contrario, tra i principali driver di insoddisfazione il 78% del campione cita la difficoltà a raggiungere la soglia punti richiesta e il contributo economico da versare, mentre il 59% si dice scoraggiato in presenza di premi di scarso interesse o di bassa qualità.

Secondo i dati di Promotica, il volume d’affari delle campagne fedeltà della Gdo si aggira tra 400 e 450 milioni di euro, con circa 200-250 milioni di euro totali di investimento da parte dei consumatori italiani per ritirare il premio oltre ai punti accumulati, mentre le insegne investono mediamente tra lo 0,2% e lo 0,5% del fatturato annuo.

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