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Carni bianche: il 41,5% degli italiani ne consuma di più di 10 anni fa, l’indagine Unaitalia

2025-07-21T09:30:40+02:0021 Luglio 2025 - 09:30|Categorie: Carni|Tag: , , , |

Roma – Il 96,6% degli italiani consuma carni bianche, il 41,5% afferma di scegliere più carni avicole rispetto a dieci anni fa, il 76,6% consuma carne di pollo almeno una volta alla settimana, e tra questi, uno su due la consuma più volte a settimana. Il consumo pro-capite è di 21,4 chili. Il pollo, in particolare, è trasversale per genere, età e area geografica, raggiungendo l’82% tra la GenZ e l’83% tra le famiglie con almeno un minorenne. È quanto emerge dall’indagine ‘Italiani e carni bianche, tra falsi miti e nuovi food trend’ realizzata da AstraRicerche e Unaitalia, l’associazione di riferimento delle carni avicole italiane.

Ma quali sono le ragioni di questa tendenza? La fiducia nella filiera 100% italiana, primo driver di acquisto (48,3%), la convenienza (43,7%) e riconosciuto apporto nutrizionale. Per il 91,5% della popolazione, poi, le carni bianche sono importanti per la propria dieta: per due italiani su tre il pollo è la carne da scegliere per motivi nutrizionali, considerando il buon apporto di proteine, vitamine, sali minerali e il ridotto contenuto di grassi, a fronte anche di un prezzo accessibile a tutti (66,8%). Il 63,9% degli italiani pensa che sia la carne più magra e salutare che ci sia; il 65% ritiene che la carne di pollo e tacchino dovrebbe essere preferita nell’alimentazione dei bambini perché ricca di nutrienti fondamentali per la crescita; il 72% ritiene che contribuisca a uno stile di vita sano e attivo; per il 72,9% il pollo è un alleato per chi cerca una dieta bilanciata o dimagrante.

Come si evince dalla ricerca, inoltre, le carni avicole hanno un ruolo di primo piano tra i sostenitori della dieta Mediterranea ma riscuotono grande successo anche tra chi segue l’iperproteica (89%), la flexitariana (84%) e la pescetariana (76%). Inoltre, pollo e tacchino sono parte integrante dei trend alimentari emergenti, per chi segue cioè le diete del microbiota intestinale, chetogenica, cronodieta e meta.

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