Milano – I presidenti Francesco Buzzella (Confindustria Lombardia), Enrico Carraro (Confindustria Veneto) Pietro Ferrari (Confindustria Emilia Romagna), Marco Gay (Confindustria Piemonte) esprimono profonda “insoddisfazione e preoccupazione” per le misure approvate in tema dal governo in tema di energia. L’intero sistema industriale italiano, notano, è a “rischio paralisi tra aumenti delle materie prime, difficoltà di approvvigionamento delle forniture e costo dell’energia”. Una situazione critica, nonostante la crescita importante del 2021. Secondo le quattro organizzazioni, l’Italia “sta pagando il prezzo più alto d’Europa”. Sotto accusa anche il sistema fiscale che grava sui prodotti energetici: “Non è possibile che le imposte raddoppino il costo del carburante e siano la sommatoria di accise accumulate nei decenni senza più alcun riferimento alla situazione attuale”. Segue poi la richiesta di un piano nazionale che preveda un mix di forniture e fonti.
Caro energia, l’allarme di Confindustria Nord: “Rischio paralisi”
federico2022-03-22T10:23:43+02:0022 Marzo 2022 - 10:23|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: confindustria, Emilia, lombardia, Piemonte, veneto|
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