Cellie: “Ecco perché Tuttofood sarà imperdibile”

2025-04-29T16:27:09+02:002 Maggio 2025 - 12:00|Categorie: Aperture del venerdì, Fiere, in evidenza|Tag: , , , |

La manifestazione andrà in scena a Fiera Milano dal 5 all’8 maggio. Un evento sempre più internazionale, con un layout espositivo chiaro e un numero crescente di buyer esteri. Intervista esclusiva al Ceo di Fiere Parma.

Di Angelo Frigerio e Federico Robbe

Tuttofood 2025: ci siamo. Un’edizione da record che vedrà la presenza di circa 4mila espositori, 90mila operatori del settore food&beverage, di cui 3mila top buyer internazionali. Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma e ‘motore’ dell’evento milanese, spiega i motivi per cui sarà un appuntamento strategico dell’anno.

Quali sono i tre motivi per cui Tuttofood sarà un evento imperdibile?

Il primo è che sarà la fiera internazionale più ‘leggibile’. L’organizzazione dei padiglioni consentirà ai visitatori di esplorare i prodotti, i brand, le novità, le tipicità dei territori – non solo italiani – nella maniera più semplice possibile. Per esempio, i settori merceologici saranno tutti rigorosamente rispettati: nel settore meat troveremo solo carni e salumi, in quello delle conserve solo i relativi prodotti e marchi e così via. Questo è possibile anche grazie alle caratteristiche del quartiere fieristico milanese. Il bello di Tuttofood è che tra le grandi fiere internazionali sarà quella concepita proprio nell’ottica e nel rispetto del vero protagonista: il visitatore professionale. Un po’ come i migliori supermercati che sono quelli con layout e planogrammi più adatti e comprensibili per il consumatore.

E il secondo motivo?

Sarà un’esperienza immersiva, non solo nei padiglioni ma anche fuori grazie alla via centrale di connessione, corso Italia, in cui ci saranno una serie di eventi e animazioni aperti anche dopo la chiusura dei padiglioni. I visitatori potranno ‘immergersi’ nell’esperienza fieristica anche dopo l’orario di chiusura, sulla scia di una buona pratica nata con il ‘Cibus After’. Evitando anche il traffico in uscita.

Qual è la terza ragione per visitarlo?

Sarà chiara l’opportunità di matching per i due canali principali del food&beverage, ovvero retail e food service. Abbiamo creato un percorso di lettura e navigazione del nostro catalogo per consentire ai visitatori di incontrare i fornitori adatti e scoprire prodotti e prestazioni chiave per on trade e off trade. In questo senso ci aiutano le nuove competenze ereditate acquisendo Mixology experience e Roma Bar Show.

Quanti buyer esteri saranno presenti?

Abbiamo la fortuna di avere un database immenso e sempre aggiornato tramite i nostri ambassador nel mondo, nel solco del lavoro svolto da 15 anni con Cibus. La prospettiva è mettersi al servizio non solo del made in Italy, ma del food&beverage mondiale, facendo incontrare domanda e offerta a livello globale. Un’attività virtuosa che viene ulteriormente potenziata grazie a un quartiere fieristico d’eccellenza come Milano. Non dimentichiamo che la fiera si estende su 80mila metri quadri, mentre nel 2023 la superficie espositiva era di 50mila mq.

Quali caratteristiche avrà il ‘fuori salone’, sviluppato in collaborazione con Mondadori?

La prima edizione della ‘Tuttofood week’ è un seme che abbiamo piantato quest’anno, presso l’Adi Museum. Ci sarà un ricco palinsesto di incontri che avrà il suo fulcro proprio nel Museo del design. Tra gli appuntamenti clou la mostra ‘Essenziale e quotidiano – Scenari e rituali del cibo contemporaneo’, promossa da Mondadori Media, Fiere di Parma e Adi Design Museum.

Perché avete deciso di puntare su due edizioni consecutive di Tuttofood?

Vorrei che Tuttofood diventasse l’Anuga degli anni pari. Per raggiungere l’obiettivo è indispensabile avere un’edizione nel 2026, da qui l’idea di pianificare due edizioni consecutive della fiera milanese. Non potevamo aspettare fino al 2028… L’anno prossimo, inoltre, crescerà molto la parte internazionale di Tuttofood e il valore aggiunto arriverà anche dalla sempre più stretta collaborazione con Koelnmesse.

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