Centrale del Latte d’Italia torna in utile: 3,2 milioni al 30 settembre

2020-11-11T16:36:35+02:0011 Novembre 2020 - 09:52|Categorie: Formaggi|Tag: , , , |

Torino – Il Consiglio di amministrazione di Centrale del latte d’Italia, oggi terzo player italiano del mercato del latte, ha approvato i risultati al 30 settembre 2020. Il Gruppo chiude il terzo trimestre con un fatturato di 135,3 milioni di euro con un aumento del 3,3% rispetto al 2019. L’Ebitda si attesta a 13,6 milioni di euro (+198,1%) e l’utile netto a 3,2 milioni di euro. E migliora, riducendosi di 12,4 milioni di euro, l’indebitamento finanziario netto del Gruppo al 30 settembre, che passa da 77,3 milioni alla fine dell’esercizio 2019 a 64,9 milioni di euro al 30 settembre 2020. Continua dunque il trend positivo del primo semestre grazie ad azioni per contenere i costi e massimizzare le sinergie di Gruppo previste nel Piano industriale al 2022, ulteriormente rafforzato dopo l’ingresso in Newlat Food. Centrale del Latte fa, inoltre, sapere in una nota che “a seguito della fusione di Centrale del Latte della Toscana e di Centrale del Latte di Vicenza in Cli, si stanno realizzando le ulteriori attese sinergie che hanno permesso alla società di archiviare il trimestre con un importante risultato positivo”. Nel corso del Cda, il Gruppo ha anche valutato preliminarmente la possibilità di affittare il ramo d’azienda Milk & Dairy di Newlat, che dovrebbe migliorare ulteriormente le sinergie industriali previste e garantire maggiore efficacia dell’attività commerciale con una riduzione dei costi di struttura.

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