Crefis: in ottobre cala la redditività degli allevatori e degli stagionatori di prosciutti Dop

2020-11-11T10:03:20+02:0011 Novembre 2020 - 10:03|Categorie: Carni, Salumi|Tag: |

Mantova – Nell’ultimo mese, secondo il più recente report del Crefis, l’aumento dei prezzi dei fattori di produzione utilizzati per l’alimentazione dei suini ha portato ad un lieve calo della redditività dell’allevamento di suini pesanti per il circuito tutelato sia rispetto al mese precedente (-0,4%) che allo stesso mese dello scorso anno (-15,5%). Allo stesso modo, il calo dei prezzi dei lombi non ha consentito ai macellatori di sfruttare l’aumento dei prezzi delle cosce fresche, portando ad una diminuzione congiunturale del -1,4% della redditività della fase di macellazione. Rispetto allo scorso anno l’attuale valore risulta, invece, maggiore del +3,4%. La redditività degli stagionatori di prosciutti di Parma è calata, su base congiunturale, sia per i prodotti leggeri (-1,8%) che per quelli pesanti (-2,3%). In aumento la redditività degli stagionatori di prosciutti non Dop, sia per quelli leggeri (+5,6%) che per quelli pesanti (+7,1%). Gli attuali livelli restano comunque al di sotto di quelli dello scorso anno: -12% e -7,3% rispettivamente. A livello di prezzi, in ottobre, si è assistito ad una crescita delle quotazioni dei suini (da macello e da allevamento) e delle cosce fresche, mentre sono diminuiti i prezzi dei lombi, delle coppe e della pancetta. Un leggero aumento di prezzo è stato riscontrato anche per i prosciutti stagionati. Le quotazioni nazionali dei suini pesanti da macellazione sono risultate più alte di quelle raggiunge sui principali mercati europei.

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