Milano – Dopo un 2022 da record per le vendite di Champagne in Italia, il 2023 vede un ritorno alla normalità. Il Nomisma Wine Monitor, realizzato su dati Istat, mostra che, nei primi sei mesi del 2023, nel nostro Paese sono stati importati poco più di 4,8 milioni di litri di champagne: circa 6,4 milioni di bottiglie. Come riporta PambiancoNews, si tratta di una crescita del 12,3% rispetto all’anno scorso, che però rimane più contenuta rispetto al +65% del 2022. Il prezzo medio al litro si è attestato a 32,21 euro, con un aumento dell’8,4% dovuto all’inflazione.
I dati del Bureau du Champagne relativi all’anno scorso parlano di 10,6 milioni di bottiglie importate in Italia, per un giro d’affari di 247,9 milioni di euro. L’export generale francese di champagne è cresciuto dell’1,5% nel 2022, arrivando a 325,5 milioni di bottiglie per un valore di 6,3 miliardi di euro. In questo contesto, le vendite verso l’Italia avevano segnato un +11,5% a volume e un +19% a valore.
Tornando all’oggi, si nota che la Gdo – continua PambiancoNews – si trova a perdere volumi in questo comparto: -14,7% nei primi nove mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il giro d’affari complessivo (discount inclusi) è stato pari a 20 milioni di euro: -9,8%. “A livello geografico, tutte le aree registrano contrazioni a doppia cifra sia a valore che a volume, con l’eccezione del Sud Italia che ha trend solo leggermente meno negativi: -3,6% a valore e -7,2% a volume”, spiega Matteo Fortarezza, analytic team leader di NielsenIQ. La performance peggiore è data dai discount: -21,8% valore e -23,4% volume. I negozi a libero servizio segnano una crescita del fatturato del 9,4% in virtù dell’aumento dei prezzi medi.
