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Cibus-Tuttofood: via libera all’accordo

2023-03-28T17:04:08+01:0029 Marzo 2023 - 10:30|Categorie: Fiere, in evidenza|Tag: , , , , |

Siglata la partnership tra Fiere Parma e Fiera Milano per una grande piattaforma dell’agroalimentare italiano. Pronta a competere con i principali player internazionali.

Di Federico Robbe

È un accordo storico, quello siglato da Fiere Parma e Fiera Milano nel marzo 2023. Frutto di una lunga trattativa, iniziata nel 2020, la partnership è passata al vaglio dei soci pubblici e privati dei due Cda, in un confronto reciproco segnato da un continuo scambio di vedute. E sempre in un’ottica di collaborazione tra gli enti fieristici, pensando a come valorizzare al meglio il made in Italy. Chiesto a gran voce dagli operatori del comparto food&beverage, l’accordo deve ancora perfezionarsi in tutti i dettagli (in primis a livello di calendario), com’è normale che sia. Ma la base di partenza c’è ed è ottima: l’Italia comincia finalmente a fare sistema in un comparto strategico come quello fieristico. Per competere con Anuga/Colonia e Sial/Parigi.

Fiera Milano secondo azionista di Fiere Parma

La svolta decisiva, dopo l’ok del Consiglio comunale di Parma, arriva con le delibere positive, prima dell’Assemblea di Fiere di Parma del 7 marzo e successivamente quella del Cda di Fiera Milano del 9 marzo. Viene così definitivamente formalizzato l’accordo tra le due società per una gestione armonizzata delle loro manifestazioni dedicate al settore agroalimentare, ovvero Cibus e Tuttofood.

Fiera Milano diventa il secondo azionista privato di Fiere di Parma, con una quota del 18,5%, dopo Crédit Agricole Italia, che detiene il 26,44%. Insieme a Unione Parmense degli Industriali, a quota 6,88%, si consolida dunque un accordo tra i soci privati che hanno guidato la società Ducale negli ultimi 14 anni. Proprio l’ente fieristico gestirà entrambe le manifestazioni con il partner storico di Cibus: Federalimentare. I soci pubblici, ovvero Comune e Provincia con il 15,97 % ciascuno e Regione Emilia Romagna (che detiene il 4,15%), ampliano il loro patto alla Camera di Commercio (che detiene il 9,78%), rispondendo alle recenti sollecitazioni istituzionali.

La maggioranza qualificata è stata fissata a sei voti su nove per il Cda e all’85% delle quote in assemblea soci, così da tutelare azionisti pubblici come Comune e Provincia, che hanno una quota che permette di esercitare il diritto di veto.

L’operazione ha dunque una natura industriale, ma con risvolti inevitabilmente politici: è stata fortemente voluta non solo da tutti i Soci di Fiere di Parma e da Fiera Milano, ma anche sollecitata dai diversi soggetti come il ministero degli Affari Esteri, il ministero delle Imprese e del Made in Italy, il ministero della Agricoltura, della Sovranità Alimentare, l’Agenzia Ice.

Un player di livello europeo

L’azione delle due fiere leader in Italia può creare un campione in grado di competere a livello europeo, specializzando le due manifestazioni: Cibus vetrina del Made in Italy e dei suoi territori, Tuttofood piattaforma globale e innovativa per il food&beverage di tutto il mondo. I format fieristici dovranno quindi capitalizzare le caratteristiche dei loro quartieri e delle loro città: Parma vanta una posizione strategica rispetto a numerosi distretti produttivi, principalmente vocati alle eccellenze Dop-Igp ma non solo; Milano è una città europea e cosmopolita, oltre che fornita di una rete infrastrutturale invidiabile. Una location dunque ideale per comunicare al mondo i nuovi paradigmi di un cibo buono, sostenibile e di qualità. Tutte caratteristiche che dovrebbero convincere aziende e buyer dall’Italia e dall’estero a privilegiare il nostro Paese. Ancora non si conoscono i dettagli sul calendario, ma è certo che Cibus rimarrà a Parma e sarà un evento in qualche modo complementare alla manifestazione milanese, denominata Tuttofood powered by Cibus.

Gandolfi (Fiere Parma): “Fruttuose sinergie con Milano”

“Alla conclusione di questo lungo percorso e di questo straordinario risultato”, ha dichiarato Gino Gandolfi, presidente di Fiere di Parma, “non dimentico quando in piena pandemia nell’autunno 2020, Giampiero Maioli, Ceo di Crédit Agricole Italia, Enrico Pazzali, Presidente della Fondazione Fiera Milano, Carlo Bonomi, Presidente di Fiera Milano e il nostro Ceo Antonio Cellie mi parlarono di questa loro visione di unire le due piattaforme dell’Agroalimentare Italiano, come da tanti anni tutti gli operatori auspicavano, per valorizzare sempre di più e in modo coordinato le produzioni tipiche del Made in Italy e, coinvolgendomi, diedero vita al progetto che oggi si realizza.  Sono anche convinto che l’ingresso nel capitale sociale di Fiere di Parma del principale operatore fieristico italiano produrrà altre significative e fruttuose sinergie. Per tali ragioni, mi sento di dover ringraziare tutti i Soci Pubblici e Privati di Fiere di Parma, il nostro Cda e la nostra struttura che hanno reso possibile, con il loro apporto determinante, questo accordo”.

Mascarino (Federalimentare): “Rafforzare il made in Italy”

“Federalimentare accoglie con grande soddisfazione l’accordo Cibus-Tuttofood”, ha affermato il presidente, Paolo Mascarino, “in quanto concorre alla visione di creare maggiori sinergie in Italia tra tutti gli attori del nostro sistema alimentare. Le opportunità di crescita sono sui mercati internazionali, e grazie a Cibus-Tuttofood potremo contare su eventi fieristici di ancor più alto livello e visibilità che rafforzeranno la competitività del Made in Italy alimentare all’estero”.

Maioli (Crédit Agricole): “Orgogliosi di aver contribuito”

Giampiero Maioli, Responsabile di Crédit Agricole in Italia, ha dichiarato: “Come azionisti siamo convinti dell’importanza dell’accordo con Fiera Milano perché permetterà a Fiere di Parma e Cibus di proseguire nel loro percorso di sviluppo internazionale: investimenti e capacità di guardare al futuro sono elementi essenziali per continuare ad accompagnare al successo il mondo dell’agroalimentare italiano. Come banca siamo orgogliosi di aver contribuito fattivamente a scrivere questo nuovo capitolo insieme a tutti i soggetti che, come noi, vedono nell’intesa un risultato importante e un’opportunità irrinunciabile per il settore fieristico italiano e per le imprese del settore. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla definizione di questa operazione, che sicuramente porterà valore al nostro Paese”.

La soddisfazione degli enti locali 

A Parma non si nasconde la soddisfazione per un accordo strategico che permetterà di preservare il territorio: un risultato per nulla scontato quando si portano a termine accordi di questa portata. “L’accordo”, commenta Michele Guerra, sindaco di Parma, “segna un passaggio storico e schiude prospettive di crescita molto rilevanti nel contesto socio-economico e fieristico in cui ci troviamo. I soci pubblici hanno lavorato in questi mesi con grande impegno perché questa operazione, il cui valore industriale non è mai stato in discussione, garantisse la tutela territoriale degli asset fondamentali di Fiere di Parma, che rappresentano una risorsa cruciale per il nostro territorio. L’ampia maggioranza politica che ha votato a favore di questa delibera dimostra che Parma è compatta e pronta ad accompagnare con responsabilità e coscienza questo nuovo percorso”.

Gli fa eco Andrea Massari, presidente della Provincia di Parma: “La Provincia di Parma ha deliberato con ampia maggioranza, e con convinzione, il progetto che vede le Fiere di Parma diventare un grande operatore nel sistema fieristico nazionale ed internazionale dell’agroalimentare. Per la prima volta tutti i soci pubblici si sono alleati ed hanno siglato un patto forte e vincolante volto a tutelare il territorio e Cibus, che deve rimanere grande vetrina e simbolo dell’eccellenza agroalimentare del Made in Italy nel mondo, senza per questo rinunciare ad un progetto di crescita e sviluppo in accordo col principale player fieristico italiano, Fiera Milano. Sono stati mesi di confronti intensi con l’unico scopo di lavorare per il bene comune e il futuro della nostra straordinaria terra”.

Aggiunge Vincenzo Colla, assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali di Regione Emilia Romagna: “Con questo accordo si consolida una grande piattaforma internazionale nel food. Un’operazione espansiva per catalizzare gli espositori e i visitatori, mettendo a sistema l’agroalimentare italiano e non solo. Come Regione continueremo a sostenere lo sviluppo di questo progetto, a partire dal sistema fieristico di Parma e dall’investimento in competenze qualificate nel settore, attraverso la laurea internazionale di FoodER. Vogliamo rafforzare la Food Valley a beneficio di tutta la Regione e del Paese”.

 

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