• Cina, nessun dazio sul brandy europeo. Ma ci sono prove dumping

Cina / al via i dazi su grappa e brandy dall’Ue. La preoccupazione di Federvini

2025-07-07T12:10:09+02:007 Luglio 2025 - 12:10|Categorie: Beverage, Vini|Tag: , , , , |

Milano – La Cina ha deciso di imporre dazi antidumping tra il 27,7% e il 34,9% sull’import dall’Unione europea di acquaviti di vino e di vinaccia, incluse quindi grappa e brandy, a partire dal 5 luglio e per un periodo di cinque anni. Lo ha annunciato il ministero del Commercio cinese, che a gennaio aveva avviato un’indagine antidumping sul brandy importato dall’Ue. Già mesi prima, nell’ottobre 2024, Pechino aveva imposto dazi antidumping provvisori sulle importazioni di brandy dall’Ue, con aliquote variabili a seconda del produttore. A essere colpite erano state soprattutto le esportazioni francesi, visti che la Francia rappresenta circa il 99% delle esportazioni di brandy verso la Cina.

“La decisione del Governo cinese è l’ennesimo caso di barriera tariffaria che riteniamo del tutto ingiustificata e rappresenta un ulteriore elemento di preoccupazione in uno scenario globale sempre più sotto attacco sotto il profilo della libera circolazione delle merci e dell’interscambio commerciale”, sottolinea Giacomo Ponti, presidente di Federvini. “Nonostante l’attiva collaborazione prestata, le aziende italiane ed europee che hanno partecipato ai numerosi ed onerosi adempimenti legati all’indagine richiesti dall’Autorità cinesi, ora dovranno affrontare un dazio estremamente pesante e penalizzante”.

 

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