Come sono andate le vendite di food online nel 2021 e come potrebbero andare oggi

2022-03-29T16:25:46+02:0029 Marzo 2022 - 16:18|Categorie: in evidenza, Retail|Tag: |

Di Giulio Rubinelli

 

L’e-commerce alimentare è stato uno dei fenomeni più dirompenti durante i lunghi mesi del lockdown, sia con riferimento alle abitudini di acquisto dei consumatori che alle stesse prospettive strategiche del settore. L’e-grocery ha chiuso il 2020 con oltre 1,3 miliardi di euro di vendite ed una crescita a tripla cifra rispetto all’anno precedente (+138% rispetto al 2019). Nel 2021 (AT novembre), la crescita dell’e-grocery è stata comunque sostenuta, seppur a ritmi meno dinamici, segnando un incremento del 26% sull’anno precedente. Nonostante la progressiva espansione del canale, le vendite online hanno ancora una penetrazione ampiamente al di sotto del 3% dell’intero mercato del Largo consumo confezionato.

L’acquisto di cibo online si consolida comunque come una consuetudine per una quota crescente di famiglie italiane, con ulteriori prospettive di crescita. Per il 2022 oltre la metà dei manager intervistati nella survey ‘2022 coming soon’ si aspetta un ulteriore rimbalzo delle vendite veicolate dal canale online, anche se a ritmi più moderati (inferiore al 10%), confermando il canale come un’opportunità di sviluppo per l’intero settore.

L’ampiezza della crescita futura dipenderà da alcuni fattori: la capacità di estendere il numero degli acquirenti online (oltre quel 45% di famiglie italiane che ha già sperimentato questo servizio), incentivando coloro che seppur incuriositi non hanno ancora sperimentato tale modalità (11%) e convincendo quanti si dichiarano ancora non interessati a questo canale di acquisto (37%). Ulteriore spinta potrà arrivare anche dalla estensione del servizio, anche al di fuori dei grandi aggregati urbani e dall’incremento dell’intensità di utilizzo del canale attraverso una maggiore fidelizzazione.

Oggi tra i fruitori del servizio sono infatti solo il 6% coloro che fanno la spesa online tutte le settimane; il 39% utilizza il canale solo raramente. È vero, però che le prospettive sull’e-food sono positive: rispetto al 2019, infatti, il 19% dei consumatori intervistati dall’indagine ‘2022 coming soon’ prevede di iniziare nel 2022 ad utilizzare il canale online per la spesa alimentare o di aumentare la frequenza con cui lo utilizza.

Nonostante il commercio elettronico alimentare si rivolga ad un profilo di utilizzatore più digitale e dinamico, la composizione degli acquisti si avvicina significativamente a quella della rete fisica. Il carrello digitale è composto in maggioranza da prodotti alimentari già conosciuti dai consumatori. Nel primo semestre 2021 il 75% delle vendite online del Largo consumo confezionato è stato generato da prodotti già presenti negli assortimenti.

Fonte: italiani.Coop

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