Con un fatturato annuo di 4 mld, il sistema fieristico italiano è quarto al mondo. Il primo libro bianco di Aefi-Prometeia

2025-06-05T11:11:29+02:005 Giugno 2025 - 11:11|Categorie: Fiere, Mercato|Tag: , , , , , |

Roma – Con un fatturato annuo di 4 miliardi di euro e 17mila addetti, il settore fieristico italiano si conferma cruciale per l’economia nazionale. E a livello internazionale, il comparto made in Italy si posiziona al quarto posto per importanza, dopo Cina, Stati Uniti e Germania. È questa la fotografia che emerge dal primo libro bianco sul comparto italiano realizzato da Aefi (associazione esposizioni e fiere italiane) in collaborazione con Prometeia, e presentato ieri a Roma, al Mimit, in occasione della decima Giornata mondiale delle fiere.

Il libro bianco sottolinea il sempre più stretto rapporto tra fiere e filiere. Stando ai dati, infatti, il 30% della produzione industriale e il 63% dell’export nazionale è generato da imprese attive in cinque filiere chiave: agroalimentare, tecnologia, moda & bellezza, edilizia & arredo e tempo libero, tutte e cinque al centro dell’attività del sistema fieristico. Cresciute, tra il 2021 e il 2024 del 9% a livello annuo, recuperando e superando i livelli pre-Covid.

A tal proposito, Maurizio Danese, presidente Aefi, ha sottolineato che se da un lato “il sistema fieristico italiano è in buona salute, si rischia di perdere terreno se non si vince la sfida dell’internazionalizzazione. Il nostro ruolo deve essere sempre più sfidante, in linea con gli obiettivi del Governo”. Il focus, per rilanciare il comparto, si legge nel libro bianco, è dunque lo sviluppo sui mercati internazionali, stringendo collaborazioni tra i principali player del settore; la semplificazione delle procedure burocratiche; e l’adeguamento delle infrastrutture espositive; oltre al supporto alle Pmi interessate alla partecipazione alle manifestazioni tramite l’introduzione di un ‘bonus fiere’.

 

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