Milano – “In quest’anno abbiamo assorbito una parte importante degli aumenti dei listini delle aziende fornitrici, andando ad erodere così i nostri margini. Ora non abbiamo più spazio per farlo e per questo, insieme a tutto il mondo della distribuzione, chiediamo una azione di responsabilità all’intera filiera. Dobbiamo difendere il potere d’acquisto dei consumatori, delle famiglie, che sono quelle che fanno lavorare tutti noi”. Questo il commento di Francesco Pugliese, Ad di Conad, in merito agli aumenti dei listini dopo che nei giorni scorsi Adm, associazione delle distribuzione moderna, ha chiesto una moratoria fino ad aprile (leggi qui).
“Ritengo sia importante”, afferma ancora Pugliese, “che ci si accordi lungo tutte le filiere, per una proroga dei contratti in corso, mantenendone le condizioni, per i primi tre mesi del 2023. In questo periodo avremo modo, tutti insieme, di analizzare l’evoluzione dei costi, energia in primis, e delle disponibilità di materie prime. Ad aprile ci risiederemo insieme e vedremo cosa fare”. E aggiunge: “Già oggi si vedono segnali che rendono non adeguatamente motivati ulteriori aumenti di listino per alcune categorie di prodotto: non dobbiamo correre il rischio di una frenata dei consumi a inizio anno”.
In conferenza stampa Pugliese ha aggiunto: “Pensate se dovesse finire la guerra in Ucraina e agli impatti che avrebbe su vari fronti. Ad oggi ci sono arrivate richieste da quasi 400 aziende. Sono convinto che bisognerà concedere alcuni aumenti, il tema è capire quanto. Bisogna aprire tavoli di confronto per capire quando e quanto aumentare. La filiera del pomodoro ha prodotto nel momento in cui era più alto il costo di energia, vetro, tappi e anche la materia prima. Ed è una filiera che stocca tutto in agosto per l’anno successivo, in questo caso gli aumenti sono reali. Ma per altri prodotti non è così, soprattutto per alcune categorie non food e poi anche le categorie non sono uguali: dipende dall’efficienza delle singole aziende”.