Milano – Francesco Avanzini, rispondendo a una domanda del nostro direttore sugli aumenti di listini, dichiara: “La situazione è molto variegata, con prodotti in deflazione, come l’olio d’oliva, e in inflazione a doppia cifra come caffè e cacao. L’inflazione è stato un elemento oggettivo negli anni tra 2021 e 2022, e alla fine del 2023. Abbiamo accettato questi aumenti perché erano conseguenti all’aumento dei costi dovuti a fattori extranazionali come la guerra in Ucraina e altro. Ma l’anno dopo (2024) si sono verificate situazioni diverse e l’industria ha chiesto aumenti un po’ ‘ad cazzum’, forse perché ci hanno preso gusto”.
