Confagricoltura: “Tacchini pagati ai produttori 30 cent/Kg e venduti in Gd a 15 euro. La filiera non può sopravvivere”

2022-08-22T12:48:40+01:0022 Agosto 2022 - 12:48|Categorie: Carni, in evidenza|Tag: , , , , |

Verona – “Il tacchino, che ai produttori viene pagato 30 centesimi al chilo, viene venduto nella Gdo a 12-15 euro al chilo. […] Per far sopravvivere la filiera qualcuno deve cedere qualcosa”. La denuncia arriva da Diego Zoccante, presidente degli allevatori avicoli di Confagricoltura Verona. Che, in un’intervista pubblicata dal quotidiano L’Arena, spiega la difficile situazione in cui versa il comparto (il caldo intenso di questa estate ha costretto gli allevatori a rinfrescare continuamente gli stabili, causando costi energetici astronomici) e chiede alla Gdo una più equa distribuzione del valore. “A noi allevatori di tacchini sono riconosciuti 25-30 cent al chilo per animale vivo venduto. La quotazione della materia prima alla Borsa merci è di 2,10 euro per il tacchino vivo: il differenziale va all’azienda soccidante. […] Il prezzo del capo macellato ma ancora da sezionare però (richiesto da gastronomie e macellerie di vicinato) sale fino a 4,5 euro al chilo. […] La trasformazione, invece, è gestita dalla stessa impresa che collabora con l’allevatore per la crescita dei capi e che propone il prodotto in vaschetta alla Gdo”, dove il cliente finale trova il petto a 12-15 euro al chilo e la coscia a 6-7 euro. “Alla Gd quindi diciamo: dateci 10 cent in più, ci basterebbero per avere un minimo guadagno”, fa sapere Zoccante. “Non riusciamo più a lavorare con questi costi energetici. Inoltre, patiamo la concorrenza degli allevatori dei Paesi dell’Est che riescono a vendere a prezzi inferiori”.

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