Leverano (Le) – Fermare per un anno la concessione di nuove autorizzazioni all’impianto che consentono l’allargamento dell’1% del vigneto Italia (circa 6.500 ettari). È la proposta votata il 6 giugno da Unione italiana vini (Uiv) nel corso del Consiglio nazionale della principale organizzazione di settore, che si è tenuto in Puglia ospite dell’Azienda Agricola Rocca, di Leverano (Lecce).
“Uiv – ha detto il presidente, Lamberto Frescobaldi – ritiene utile questa misura transitoria volta a contenere il potenziale viticolo, a patto che si avvii contestualmente una riforma sul potenziale vinicolo, così come sui quantitativi delle rese previste nei disciplinari e per i vini comuni. Il contesto di mercato ci impone senso di responsabilità e politiche di revisione: l’Italia a oggi è l’unico grande Paese produttore al mondo che registra una crescita del vigneto a fronte di un calo volumico della domanda a livello globale di quasi il 10% negli ultimi cinque anni”.
“Lo stop di un anno alle autorizzazioni all’impianto consentirebbe il tempo tecnico per avviare un momento di confronto e revisione del sistema con tutti gli attori coinvolti”, ha sottolineato il segretario generale Uiv, Paolo Castelletti.