Castenaso (Bo) – Dopo l’annuncio di un piano di ricollocamento per 752 dipendenti, tornano ad accendersi i riflettori sulla crisi che sta attraversando Coop Alleanza 3.0, nata tre anni fa dalla fusione delle tre cooperative di consumo emiliane di Modena-Ferrara, Reggio Emilia e Bologna. Una situazione che è letteralmente esplosa lo scorso anno, quando la società ha annunciato un buco di bilancio da 37 milioni di euro per il 2017. Un articolo de LaPressa, tuttavia, parla di un buco reale pari a 120 milioni di euro. A questo, si sommerebbero gravi criticità come “la bassa produttività per metro quadro di superficie di vendita rispetto ai concorrenti più efficienti, le difficoltà persistenti da anni sui territori esterni alle zone di origine, in particolare del sud, la difficoltà emergente dei grandi ipercoop ed errori evidenti nella loro ristrutturazione vendite”, si legge nell’articolo de LaPressa. “Con una visione critica si può sostenere, inoltre, che il numero dei dirigenti delle tre realtà, assommato, determinava una struttura manageriale eccessiva sia nel costo che nei benefit erogati”. Negli scorsi mesi, per arginare la crisi, la cooperativa guidata da Adriano Turrini ha annunciato la vendita delle società Farmacie Comunali e Carburanti 3.0; ventilando l’ipotesi di cedere anche Trc, storica emittente televisiva modenese di proprietà di Coop Estense, passata insieme a Trc Bologna e TeleReggio in TrMedia di proprietà di Alleanza 3.0 e che nel 2017 ha fatto registrare una perdita di esercizio di 650mila euro.
Coop Alleanza 3.0 (2): le ragioni della crisi
federica2019-01-16T12:31:28+01:0016 Gennaio 2019 - 12:31|Categorie: Retail|Tag: adriano turrini, Coop Alleanza 3.0|
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