Mantova – Prosegue la congiuntura problematica per la filiera suinicola, come riporta l’ultima analisi del Crefis. In maggio, la diminuzione dei prezzi dei suinetti di 7 kg ha portato a un’ulteriore riduzione della redditività della fase di svezzamento; il calo dei prezzi dei suini da macello pesanti ha causato una forte diminuzione (-11,1%) della redditività degli allevatori impegnati nella fase di ingrasso. Nello stesso mese, il calo delle quotazioni di alcuni tagli di carne suina fresca ha comportato una riduzione della redditività dei macellatori, scesa del -2,5% rispetto ad aprile. Tale valore resta leggermente al di sopra di quello fatto segnare nello stesso periodo dello scorso anno (+2,1%), quando peraltro il livello della redditività era attorno ai minimi dell’ultimo triennio. Sempre a maggio è in diminuzione, sia pure leggera (-0,3% per il pesante, -2,3% per il leggero) anche la redditività della fase di stagionatura del Parma Dop, soprattutto a causa degli effetti del maggior costo sostenuto dagli stagionatori per l’acquisto delle cosce fresche ad inizio stagionatura. I livelli di maggio restano comunque superiori di quelli dello scorso anno.
Crefis: in maggio cala la redditività di allevatori e macellatori
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