Crisi Ferrarini: la procedura resta a Reggio Emilia

2021-07-09T19:25:02+02:009 Luglio 2021 - 19:24|Categorie: in evidenza, Salumi|Tag: , , , , , |

Roma – La Cassazione ha deciso: la competenza sul concordato Ferrarini resta al tribunale di Reggio Emilia. La corte accoglie così il contro-ricorso della società reggiana, annullando il decreto del 20 ottobre scorso emesso dalla Corte d’appello. Decreto che aveva accolto il ricorso di Intesa e Unicredit (parte della cordata Bonterre-Gsi-Opas, in corsa per acquisire il gruppo) stabilendo che la competenza passasse al tribunale di Bologna. Ma poi è arrivato appunto il contro-ricorso di Ferrarini. La sesta sezione civile – presieduta dal giudice Giacinto Bisogni – ha dato ragione al gruppo reggiano, protagonista con Pini holding e Amco della proposta concorrente alla cordata Bonterre-Gsi. “Dal 2019”, spiega l’avvocato di Ferrarini, Sido Bonfatti, “è entrata in vigore una norma secondo la quale per le imprese ‘in’ amministrazione straordinaria la competenza per le procedure di crisi, tra le quali i concordati preventivi, è quella del Tribunale delle imprese: che per le aziende dell’Emilia-Romagna sta a Bologna. Per le altre imprese il tribunale competente è quello dove l’impresa ha la sede e svolge la sua attività, che per Ferrarini è Reggio Emilia. La Cassazione ha preso atto che la Ferrarini non è ‘in’ amministrazione straordinaria: ed anche se è astrattamente soggetta a questa procedura, qualora se ne verificassero i presupposti, attualmente non lo è, e non è detto che lo sarà mai. Pertanto è giusto che il suo concordato preventivo rimanga a Reggio Emilia”.

Torna in cima