Crisi Ferrarini: la cordata Bonterre-Gsi risponde ai dipendenti

2022-09-21T10:22:36+02:0020 Settembre 2022 - 09:32|Categorie: in evidenza, Salumi|Tag: , , |

Bologna – Questa mattina a Bologna è prevista una manifestazione di protesta (non approvata dai sindacati) di alcuni dipendenti Ferrarini contro la cordata Bonterre-Gsi-Opas. In particolare, si legge in una nota dei promotori, sotto accusa è “l’accanimento ingiustificato della cordata Gsi-Bonterre-Opas che da circa quattro anni, con continui ritardi e opposizioni, mette in difficoltà dipendenti e famiglie; facendo rimandare l’adunanza dei creditori che porterebbe all’omologa della proposta concordataria presentata da Ferrarini [con il sostegno del gruppo Pini, ndr]”. Parole che hanno suscitato una risposta immediata da parte della cordata Bonterre, pronta a sottolineare come le responsabilità dei continui ritardi non siano da imputare alla cooperativa modenese, la cui proposta più recente è stata bocciata a fine giugno per dubbi sull’onorabilità dei debiti verso i creditori, come riporta Milano Finanza. “E’ stata la Ferrarini Spa”, spiega un comunicato diffuso ieri, “nel maggio 2020, con un atto a firma Lisa Ferrarini, a ritirare il primo concordato richiesto nel luglio 2018 e già ammesso nel febbraio 2019, per il timore del deposito di una nostra proposta concorrente”. Inoltre, “quando alla fine di aprile di quest’anno abbiamo presentato la nostra proposta concorrente per il salvataggio di Ferrarini, abbiamo scoperto che già in data 20 aprile 2022, con una memoria firmata dall’avvocato Sido Bonfatti, era stata la stessa Ferrarini Spa a richiedere lo spostamento dell’adunanza dei creditori del 12 maggio, con motivazioni che comportavano almeno sei mesi di differimento (20 ottobre 2022)”.

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